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Tettamanzi, le parole e i gesti

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Fianco a fianco con credenti e non credenti

Sul tema della libertà religiosa e di culto si è mostrato più laico degli amministratori locali, aggrappatisi in maniera strumentale alla croce coltivando il pregiudizio popolare

di Gad LERNER Giornalista e scrittore

«Istituzione a cui l’umanità è debitrice»

Tettamanzi l’ha osservata da molteplici punti di vista: come soggetto sociale e come destinataria di servizi, ma soprattutto come comunità nella quale l’amore di Dio si manifesta e si incarna con forza e delicatezza

di Aldo Maria VALLI Giornalista e scrittore

«A tutti e a ciascuno»

Tre gesti suggeriscono visivamente il senso della cura pastorale di Tettamanzi: la prossimità alla famiglia, l’invenzione del Fondo, la difesa degli immigrati

di monsignor Franco Giulio BRAMBILLA Vescovo di Novara, già ausiliare del cardinale Tettamanzi

«Non ci siamo accontentati di ripetere, abbiamo camminato»

Anni non di tranquilla transizione, ma di un impegnativo rinnovamento. A un solo scopo: essere fedeli a quanto lo Spirito chiede alla Chiesa ambrosiana per essere “missionaria” verso il mondo

di monsignor Carlo R.M. REDAELLI Arcivescovo di Gorizia, già Vicario generale del cardinale Tettamanzi

Dionigi Tettamanzi, il cammino di un vescovo

Le tappe principali del cammino pastorale di Dionigi Tettamanzi. Un cammino lungo e denso di impegni importanti: dal periodo trascorso come segretario della Cei alla nomina ad Arcivescovo di Milano. Muore la mattina del 5 agosto 2017 a causa di una malattia che si è sviluppata negli ultimi sette mesi

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