Non è certo ancora tempo di bilanci per l’Anno della Vita Consacrata, che si conclude martedì 2 febbraio. Tuttavia si può già fare qualche rilievo che aiuti a comprendere in quale direzione occorra lavorare.
La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di vita apostolica ha condotto con sapienza la regia di questo anno. Ha promosso a livello internazionale incontri sulle diverse tipologie di consacrati, insieme a convegni teologici di alto livello. Le pubblicazioni durante quest’anno sono state molte, non di rado pregevoli. La trilogia Rallegratevi, Scutate, Contemplate, a cura della Congregazione, è stato strumento utile al cammino comune.
Anche nella nostra Diocesi si sono svolti momenti notevoli. Tanto il Consiglio presbiterale che il Consiglio pastorale diocesano hanno dedicato una sessione alla Vita Consacrata nella Chiesa ambrosiana. Momenti vivaci di confronto, in cui è emersa la profonda gratitudine della nostra Chiesa particolare per il dono di questa forma di vita. La storia della nostra Diocesi, del resto, sarebbe incomprensibile senza la vita consacrata. A tutt’oggi sul territorio diocesano operano migliaia di persone consacrate che danno testimonianza a Cristo mediante la loro stessa forma di vita, con la preghiera e le numerose opere in favore dell’educazione, dei poveri ed emarginati, come dei malati. Tratti di nuovo umanesimo!
Significativi i momenti di formazione promossi dai Vicariati della Vita consacrata insieme alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale sulle parole di quest’anno – Ecclesialità, Vangelo, Profezia e Speranza – insieme alla Giornata del Centro Studi di Spiritualità su “Vita Consacrata nella Chiesa oggi”. Sempre altissima la partecipazione: segno del desiderio di confronto e di crescita. Prezioso anche il cammino sulla vocazione femminile oggi, sotto la guida del Vicariato per l’Evangelizzazione.
Oltre alle numerose celebrazioni a livello decanale e zonale che hanno avuto luogo un po’ ovunque in Diocesi, ci preme ricordare un’esperienza significativa: tra i Vicariati e gli Organismi rappresentativi di vita consacrata (Cism-Usmi-Ciis) è in atto da tempo un tavolo di lavoro in cui si mettono a tema desideri di comunione e di missione. La buona riuscita delle iniziative di quest’anno è certamente dovuta anche alla stabilità del confronto in atto. Ecco, dunque, la strada: camminare in comunione!
La celebrazione eucaristica del 2 febbraio presieduta dall’Arcivescovo Angelo Scola quest’anno avrà una particolare solennità, avverrà nel nostro Duomo e sono invitati a rendere grazie a Dio per la vita consacrata insieme ai membri dei vari istituti anche le altre componenti ecclesiali, in particolare le famiglie e i giovani.
La conclusione dell’Anno della Vita Consacrata avviene nell’Anno della Misericordia. Un vero segno provvidenziale! Infatti, quale augurio migliore per la vita consacrata che essere segno credibile della tenerezza e dell’amore misericordioso del Padre?