martedì 1 maggio 2007
Carissimo don Gianni,
finalmente riesco a scriverti due righe, prima di tutto per ringraziarti ancora una volta per la Convenzione e poi per raccontarti un po’ della mia vita Missionaria.
Ormai sono passati tre mesi dal mio rientro e neppure me ne sono accorta, fra ripresa delle attività del nuovo anno, nuova sistemazione e inserimento nella Vita parrocchiale. Beh devo dire che sono proprio contenta, non tanto per le cose che faccio ma per il senso che qui riesco a dare alla mia Vita.
Il Centro di promozione umana, nel quale lavoro con Rete Speranza, salva veramente tante vite dalla Miseria e quando vedo una donna sorridere, mi sento ripagata di tutte le fatiche e anche solitudini e sofferenze che fanno parte della Vita Missionaria. Poi da questo mese, P.Natalio, il Parroco del Buon Pastore, la parrocchia dove abito, vuole che oltre alla Catechesi (sto accompagnando i ragazzi della Cresima) sia Ministra dell’ Eucarestia. In Brasile c’è questo aspetto del servizio laicale, servire l’ Eucarestia e mi riempie di gioia sapere che posso vivere questo servizio e distribuire l’ Eucarestia nella mia comunità parrocchiale.
Oggi, 1° di maggio, sono stata invitata da una mia vicina di casa a visitare una persona anziana paralizzata a letto; non ti dico la situazione di miseria in cui si trova, perchè puoi ben immaginarla! Ogni giorno si presentano queste situazioni. Ogni giorno la Missione viene a noi con le sue sfide e alle volte non si sa cosa fare, tante sono le necessità, ma sempre si ha qualcosa da donare, il sorriso, una carezza, insomma la tenerezza di Dio.
E così come Pietro, molte volte ci si trova a dire, non ho nè oro nè argento, ma quello che ho te lo do, ti dono l’ abbraccio di Dio e puoi credermi, succedono miracoli, il miracolo di sentirsi amati davvero. Questa per me è Missione.
Un grande abbraccio.
A risentirci
Graziella Colombo
P.S. Se ti fa piacere, nei prossimi giorni ti mando alcune foto, non le ho ancora scaricate in questo computer. Ciao