Padre Clemente Vismara sarà proclamato beato il prossimo 26 giugno a Milano dal cardinale Dionigi Tettamanzi.
Nato ad Agrate Brianza nel 1897, Clemente Vismara aveva partecipato come fante alla I Guerra Mondiale tornando col grado di sergente maggiore, una medaglia al valore e la convinzione che «la vita ha valore solo se la si dona agli altri». Fattosi prete, divenne missionario del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere) e nel 1923 partì per la Birmania dove trascorse 65 anni.
«Non un martire, né un vescovo, né un fondatore – ha scritto di lui padre Piero Gheddo, direttore dell’Ufficio storico del Pime -, ma un sacerdote “qualunque” che però ha allevato ben 10 mila “figli" strappandoli ai fumatori d’oppio e alla miseria. Il suo apostolato è elementare: consiste nel girare i villaggi portando medicine o facendo il dentista. Fin dall’inizio raccoglie gli orfani e i bambini abbandonati, talvolta “comprandoli” per pochi soldi e riscattandoli così da un destino miserabile». Per questo fonda un orfanotrofio – sempre affollatissimo – e oggi è invocato come “protettore dei bambini”. Nel 1983 la Conferenza episcopale birmana lo proclama “Patriarca della Birmania”.
Padre Clemente, inoltre, trovava il tempo per scrivere («molto e bene», dice Gheddo) numerosissime lettere e articoli per le riviste missionarie. I suoi scritti descrivono la semplicità e il coraggio con cui affrontava eventi spesso drammatici, apparentemente senza uno sbocco possibile, se non un “miracolo” della Provvidenza che aggiustava le cose.
Il Giornalino, settimanale per ragazzi del Gruppo Editoriale San Paolo, pubblica nel numero in edicola questa settimana alcune storie tratte proprio dalle sue lettere. Raccolte in G Fumetti, allegato gratuito a il Giornalino, “La porta sempre aperta”, “La missione” e “Il sigaro” sono i titoli degli episodi realizzati a fumetti nei testi e nei disegni da Filippo e Renzo Maggi, per gentile concessione del Centro Ambrosiano e del gruppo “Amici di Padre Clemente”. In essi sono illustrate la vita dell’orfanatrofio, le difficoltà del quotidiano e l’aiuto delle consorelle, i doni e la riconoscenza della gente del posto, come la vicenda del sigaro che il missionario dovette fumare per accondiscendere alla generosità della vecchietta che glielo aveva offerto donandogli, con questo, tutto ciò che poteva.
All’interno de il Giornalino, invece, la rubrica “Che storia” ripercorre i 65 anni di missione e avventura in Birmania (oggi Myanmar) di padre Vismara, con l’aiuto di cartine e testimonianze fotografiche.
In edicola
Sul “Giornalino” “Le lettere di padre Clemente”
Le storie a fumetti tratte dal carteggio di padre Vismara, con testi e disegni di Filippo e Renzo Maggi