Claudiana-EDB, pp. 101, Euro 6.40
Gli operatori sanitari quotidianamente devono rapportarsi con ammalati appartenenti a confessioni diverse da quella cattolica o a religioni diverse da quella cristiana. Queste persone, provenienti da culture spesso lontane dalla nostra e con un proprio orizzonte di valori, pongono interrogativi e problemi riguardanti alcuni aspetti dell’assistenza e della cura, come pure hanno una propria modalità di vivere momenti particolari: festività, alimentazione, sepoltura…
Il testo, suggerito dal Consiglio delle Chiese Cristiane di Milano, offre indicazioni concrete agli operatori sanitari affinché sia sempre rispettato l’indiscutibile principio universale della libertà dell’uomo a professare la propria religione.
Nella prefazione, a cura di Gianfranco Bottoni, troviamo due chiarimenti importanti.
Il primo riguarda la distinzione tra ambito interreligioso ed ambito ecumenico: “I battezzati, anche se appartenenti a Chiese di diversa confessione, professano la stessa fede e appartengono all’unica e medesima religione cristiana. E’ di conseguenza necessario evitare iniziative che, ad esempio, collochino sullo stesso piano – gli uni accanto agli altri – ebrei, buddisti, ortodossi, cattolici, mussulmani, protestanti, ecc., mescolando così in modo superficiale religioni e confessioni cristiane” (pg. 7).
Il secondo chiarimento, è un invito all’operatore sanitario cattolico ad approfondire la propria fede: “A tutti auguro che lo strumento risulti di reale utilità soprattutto nel mondo sanitario, e susciti, in chi lo consulta, l’esigenza di approfondire la propria esperienza di fede o la propria visione della vita, per meglio qualificare incontri e relazioni con chi ne ha una differente” (pg. 8).