Giornata splendida sul Resegone. In dodici (di cui due sacerdoti guanelliani di Como) ci siamo diretti verso la cima. In cinque per il sentiero 1, gli altri per la “ferrata del centenario”. Vista bella sui laghi, sulle Grigne, la Valsassina e la valle Imagna. Il sole ha accompagnato il percorso, così come un clima di simpatia e di allegria. Non tutti i preti si conoscevano prima di questa occasione. In località “Costa” breve momento di preghiera a ricordo di preti morti per disgrazia sulle montagne. Nella cappella dedicata alla “Madonna del Resegone” sono indicati i nomi di quanti sono morti sul Resegone: quattro sono i preti lì nominati. Una persona del CAI di Lecco ci ha accolto e ci ha mostrato l’affetto che molti hanno per questa cappella, dove due volte all’anno si celebra la Messa nel ricordo di tutti.
Altri preti si sono così aggiungi all’elenco di coloro che in questi anni hanno aderito alle varie uscite proposte. Ricordiamo che il motivo di questa iniziativa è quello di far incontrare sacerdoti e camminare sui sentieri della Diocesi di Milano, indicando a molti la bellezza delle nostre montagne che rimangono, ai più, sconosciute. Mentre procede in sordina l’esperienza con qualche altra camminata, è nostra premura rilanciare una nuova camminata nel mese di settembre. Chi volesse collegarsi ed essere avvisato di eventuali uscite invii una e-mail a donnorberto@tiscali.it
UNISCO DUE EMAIL GIUNTE A PROPOSITO DELLA GITA SUL RESEGONE
Carissimo don Norberto,
sono fratel Alfredo, un fratello della Congregazione dei fratelli di N.S. della Misericordia, originario di Busnago, dove abbiamo la scuola del Collegio s. Antonio. Ora mi trovo a Jesi (AN), sono sacerdote ed esercito la professione di infermiere presso la casa per anziani di Jesi. Sono stato e lo sono tutt’ora appassionato della montagna. Ora le condizioni fisiche non mi permettono più di salire in alta quota, i miei sentieri sono i corridoi che collegano le stanze delle persone anziane che assisto. Più volte sono salito sul Resegone, partendo da Erve. Martedì 24 maggio, nella mia celebrazione eucaristica spiritualmente salgo con voi in unione con i nostri fratelli sacerdoti morti sulle montagne:luoghi dell’incontro con il Creatore. In unione a Cristo Risorto buona giornata. Fr Alfredo
Caro don Norberto,
non sono un prete, ma un ufficiale degli alpini (un vecchio). Plaudo all’iniziativa ed anzi le dico che ho scoperto che molti alpini … poi sono divenuti preti. è molto bello! Vorrei scoprire quanti sono, io ad esempio ne conosco due noti: don Fumagalli del Seminario di Venegono e don Enrico parroco di una parrocchia del centro di Bologna. La spiritualità della montagna aiuta l’uomo a elevarsi. Mi piacerebbe un consiglio da lei. Io intenderei organizzare a Paluzza nell’Alta Carnia una settimana di riflessione sulle tragedie delle guerre, sulla sofferenza (P.David M.Turoldo diceva che non si cresce senza sofferenza) o temi simili (il silenzio). Ha qualche idea da suggerirmi? Noi abbiamo fatto una "Marcia nella neve" il 29 gennaio di quest’anno per ricordare la sofferenza degli alpini, dal centro di Paluzza al Tempio Ossario di Timau e mentre camminavano nella notte, con un freddo terribile, le campane delle chiese della valle ci accompagnavano. Sono anche l’autore del libro "Don GNocchi alpino cappellano" pubblicato da Mursia con la prefazione del Card.Tettamanzi. E’ un libro semplice, tutti lo possono leggere! Lo vado a presentare presso sedi di alpini ed anche associazioni culturali e oratori. Mi faccia, se lo ritiene utile, farmi conoscere cosa pensa e mi "lanci" per favore un’idea. Grazie un cordiale saluto Gaetano Paolo Agnini