Editoriale di don Samuele Marelli
Il viaggio parla della vita, dice come sia possibile fissare una meta e camminare con determinazione, a volte anche con fatica, al solo scopo di raggiungerla.
Durante l’Oratorio estivo 2016 ci metteremo in cammino, senza paura degli ostacoli, sapendo fidarci di Dio. Lui, fin dal principio, ha scelto di stare con noi, di accompagnarci, liberarci dal male e donarci una vita nuova.
Non avremo paura di riconoscere che la meta è alta, perché colma ogni nostro desiderio e ogni nostra speranza. Sapremo parlare ai ragazzi di tutto quanto ci spinge a credere e ad amare e avremo il coraggio di offrire loro un senso e una direzione per crescere e realizzare la vita, puntando alla felicità che dura per sempre.
Diremo ai ragazzi: «Perdiqua»! Lo slogan dell’Oratorio estivo 2016 ci impegna a fare strada nel cammino, in questo viaggio che è la vita, pronti ad assumerci la responsabilità di educare e di accompagnare con la sola pretesa di stare accanto e camminare insieme.
Il sottotitolo di questa proposta «Si misero in cammino» indica la scelta di fidarsi di Dio. Nella sua misericordia il Creatore non è rimasto in silenzio ma ha compiuto con noi la «storia», che è storia di salvezza. Una storia innanzitutto da ricordare e poi da realizzare ancora una volta, facendo la nostra parte.
In questo Oratorio estivo, nell’Anno della Misericordia, andremo all’essenziale del messaggio che ci viene dalla Parola di Dio e che ci svela il volto di un Dio che ci ama, fino a farci vivere per sempre insieme a lui.
Il cammino ha la sua meta, il viaggio il suo percorso, la strada la sua direzione. Dentro questa prospettiva si giocano le nostre scelte e la nostra libertà, la risposta ai nostri desideri più grandi e la forza di affrontare le difficoltà della vita, il dolore, la sofferenza, il peccato, persino la morte. L’esperienza quotidiana dell’Oratorio estivo ci aiuterà a capire che Dio risponde facendosi accanto nel viaggio, anzi, mettendosi alla guida, stando davanti, in modo nuovo e sorprendente.
Per comprendere questo mistero, ci faremo aiutare dalla storia di un popolo che è stato liberato da Dio. È il popolo eletto, che ha vissuto la sua avventura nell’Esodo raccontato dalla Bibbia. Il popolo di Dio ha sperimentato la schiavitù in Egitto, ha saputo chiedere aiuto al suo Signore, è stato ascoltato e poi liberato da lui, si è messo in cammino, avendo chiara la meta della «Terra promessa».
I luoghi attraversati dal popolo di Israele sono gli stessi che attraverseremo simbolicamente durante l’Oratorio estivo, per capire quali sono le circostanze della vita che ci rendono più forti e non ci fanno perdere la via. Sarà come percorrere nuovamente il viaggio dall’Egitto alla Terra promessa, attraversando il mar Rosso, vivendo l’esperienza del deserto, lasciandosi orientare e guidare dalla presenza di Dio sul monte.
Lo slogan Perdiqua
Perdiqua è lo slogan dell’Oratorio estivo 2016. Ci darà il senso del viaggio che i ragazzi percorreranno, pensando che c’è una direzione da prendere perché tutta la vita abbia significato. Perdiqua è un invito che chi è più grande farà ai più piccoli, chiedendo loro di fidarsi. Nessuno di noi, nelle settimane di Oratorio estivo come in ogni altra esperienza, può conoscere nel dettaglio tutto il percorso e sapere che cosa accadrà ma, istante dopo istante, rimanendo vigilanti e avendo chiari la meta e lo stile del camminare, può comprendere quale può essere il passo successivo e la decisione da compiere.
Perdiqua è allora la scelta determinata di chi sa dove andare. Occorre esercitarsi e avere una buona bussola. Noi sappiamo che a guidarci è la Parola di Dio che illumina il cammino. Abbiamo la nostra fede in un Dio che ci ama per primo e che ci ascolta, ci libera e ci salva, così come ha fatto con il popolo di Israele nel suo Esodo e come ha fatto con noi con la Risurrezione del suo Figlio unigenito. «Tenendo fisso lo sguardo su Gesù» (cfr. Eb 12, 2) anche noi possiamo compiere il nostro cammino: è Lui la Via, la Verità e la Vita. Non sono sparite le fatiche, le aspettative, le ansie, le preoccupazioni. Anche noi dobbiamo attraversare il nostro Mar Rosso e percorrere molto spesso il deserto, ma non abbiamo paura perché nel cammino siamo accompagnati, c’è chi ci precede e ci sta accanto, per dirci in ogni occasione: «Perdiqua».
Il sottotitolo «Si misero in cammino» è tratto dal capitolo 9 del Vangelo secondo Luca, dal brano che descrive «la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme» da parte del Signore Gesù (cfr. Lc 9, 51-56) per portare a compimento la sua salvezza attraverso la passione, la morte e la risurrezione. Sarà un cammino che troverà, già dai suoi primi passi, delle opposizioni e delle resistenze e anche degli imprevisti che conducono a deviazioni, ma, nonostante tutto, non diminuisce da parte del Signore la ferma determinazione di compiere il viaggio, fino al sacrificio di sé.
Chi gli è intorno, chi lo ha seguito sin dall’inizio, sa di potersi fidare ancora e quindi sceglie di rimettersi in cammino dietro a Lui. Sarà una scelta da dover rifare ogni giorno, senza perdere di vista non solo la meta – che può risultare così lontana che rischia a volte di sfuggire – ma soprattutto Colui che fa strada e dà il ritmo al camminare, perché conosce il senso, lo condivide, e, per questo, dice ancora: «Perdiqua»!
Il viaggio dell’Oratorio estivo 2016
L’avventura dell’Esodo, cominciando con la schiavitù del popolo in Egitto per terminare con l’ingresso nella Terra promessa, rappresenta il filo rosso della proposta della prossima estate in oratorio. Le singole tappe partono da una rilettura di alcuni passi della Bibbia (in particolare dei libri dell’Esodo e dei Numeri, a cui si uniscono il Deuteronomio e il libro di Giosuè). L’idea fondamentale consiste nel cercare di guardare alla vicenda descritta dal testo con gli occhi di un bambino e una ragazzina usciti dall’Egitto: racconto e preghiera saranno dunque molto intrecciati. Ogni giorno un verbo, che riprende la Parola di Dio presentata nella preghiera e che sarà ripreso nel racconto, aiuta a comprendere il tema della tappa e a rapportarlo con il tratto di strada che ciascuno sta compiendo.
L’Esodo biblico offre spunti molto chiari per l’ambientazione dell’oratorio estivo (la preghiera, il racconto, i temi delle giornate), che si gioca tra il fertile paese d’Egitto e la ricca Palestina, «terra dove scorre latte e miele». Nel mezzo, non mancherà l’ambiente ostile del deserto, con un’attenzione particolare al monte Oreb, luogo in cui Dio, rivelandosi, fa dono a Mosè della Legge, senza dimenticare il passaggio del mar Rosso. L’Egitto, il deserto, il mare, il monte e la Terra promessa sono i cinque ambienti in cui si svolgerà tutta l’esperienza dell’Oratorio estivo 2016 «Perdiqua».
Questi luoghi attraversati dal popolo suggeriranno lo sfondo adeguato per ambientare i giochi e tutta la proposta di animazione (laboratori, creatività, cammino preadolescenti, percorso animatori, ecc.).
A differenza degli ultimi anni, le tappe del percorso «Perdiqua» saranno necessariamente da seguire in ordine cronologico, in quanto ripercorreranno il viaggio dell’Esodo. Alcune tappe potranno essere saltate o accorpate, avendo cura di non perdere il senso del cammino complessivo e attraversando ogni ambiente.
Le tappe del cammino
Egitto
1. Ricordare Es 1,1-7
2. Desiderare Es 1,7-22
3. Ascoltare Es 2,23-3,8
4. Decidere Es 3,9-17
5. Incontrare resistenza Es 5,1-23
6. Celebrare Es 12,21-36
Mare
7. Partire Es 13,17-22
8. Dubitare Es 14,5-12
9. Superare gli ostacoli Es 14,13-31
Deserto
10. Domandare Es 16,1-18
11. Collaborare Es 17,8-13
Montagna
12. Orientarsi Es 19,1-2.20; 20,1-18
13. Lasciarsi guidare Es 23,20-33
14. Sbagliare Es 32,1-35
Deserto
15. Chiedere consiglio Es 33,7-16
16. Avere pazienza Nm 9,15-23
17. Riconoscere Nm 10,11-13.29-34
18. Insistere Nm 11,1-15.31-32
19. Esplorare Nm 13,1-3.17-24
20. Scoraggiarsi Nm 13,25-14,4
21. Sentirsi rifiutati Nm 20,14-21
22. Svoltare Nm 27,12-23
Terra promessa
23. Fidarsi Gs1,1-9
24. Arrivare Gs 3,1-17
25. Ripartire Gs 4,1-9