Ez 3,22-4,3; Sal 129 (130); Eb 5,1-10; Mt 10,1-6
«Questi sono i Dodici che Gesù inviò, ordinando loro: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’Israele”». (Mt 10,5-6)
Gesù chiama a sé i Dodici per affidargli un grande compito, indicare loro la vocazione e per fare questo decide di chiamarli a uno a uno con i loro nomi come fanno i veri amici l’uno con l’altro; la missione è affidata a tutti loro come a voler formare una squadra di cui oggi siamo chiamati a diventare parte attiva e viva. Le parole di Gesù contengono un messaggio molto chiaro e preciso che è quello di iniziare a diffondere il Vangelo non tra i grandi e i potenti ma a partire proprio da quelle “pecore perdute” che sono quelli a cui non pensa nessuno e a cui nessuno si rivolge proprio perché sono considerati gli ultimi. È bello riflettere e pensare al fatto che fin dalla sua nascita Gesù decide di farsi accogliere proprio dai pastori, persone umili che hanno però fin da subito saputo riconoscere la grandezza dell’evento a cui erano stati chiamati a partecipare.
Preghiamo
Tu Dio, che conosci il nome mio
fa’ che ascoltando la tua voce
io ricordi dove porta la mia strada
nella vita, all’incontro con te.
Pierangelo Sequeri, Vocazione