La maggior parte della popolazione vive nelle zone rurali ed ha la necessità di strutture scolastiche, sanitarie, sociali. Si dovrebbe privilegiare lo sviluppo dell’agricoltura ma pochissime risorse sono dedicate al suo potenziamento e nulla fa presumere un cambiamento di rotta in positivo per sviluppare e organizzare questo importantissimo settore. Se non si fa questo, la gente si riversa ancora una volta nei centri e allora si ricomincia con gli slums.
Nel 2011 ci sarà il referendum per decidere la separazione del Sud quindi la formazione di un nuovo stato, oppure se rimanere uniti e continuare come un solo paese e questo creerà molti problemi a livello politico e sociale che religioso. Oggi c’è la libertà di religione e si può praticare liberamente perché Il trattato di pace ha previsto questo. Noi preghiamo e speriamo che nel 2011, quando si voterà per il referendum, qualunque sia la preferenza del popolo, la libertà religiosa possa continuare ad essere riconosciuta a tutti. Voi pregate per questo.
Il Signore è presente e lo Spirito lavora nelle persone.
C’è una voglia grande di pace e di vivere in pace, di costruire una società che rispetti la multiculturalità, la diversità e allo stesso tempo diventare un popolo, una nazione dove il rispetto, l’amore, l’aiuto, la reciprocità siano segni della realtà che a volte si dice cioè quella di diventare ed essere veramente figlie e figlie di Dio.
Questo è il sogno del popolo Sudanese. La Chiesa è in prima linea per realizzare fare di questo sogno una realtà e anche noi missionarie ci siamo dentro. Vogliamo essere donne consacrate per la riconciliazione, la pace, l’amore e la giustizia in Sudan.
Lo scopo dei nostri progetti è di attivare uno sviluppo sostenibile del Sud Sudan, una popolazione riconciliata che possa vivere nella pace e nel pieno rispetto dei propri diritti e doveri che per noi credenti sono doni dati da Dio. La malattia e l’ignoranza sono due mali che siamo chiamate a sconfiggere.
sr. Giovanna Sguazza,cms
Convent Drive – Lavington
PO Box 25736
00603NAIROBI (Kenya)