Annunciata nelle scorse settimane, sta per partire la peregrinatio della “reliquia” del Beato Paolo VI nelle sette Zone pastorali della Diocesi per la venerazione dei fedeli ambrosiani. La reliquia è l’urna contenente una delle due maglie insanguinate che Paolo VI indossava a Manila nel 1970, allorché fu vittima di un attentato fortunatamente sventato.
La prima tappa della peregrinatio sarà sabato 13 e domenica 14 dicembre a Seveso (MB, Zona V), in occasione del rinnovo dei voti delle Ausiliarie diocesane. Spiega don Alberto Lolli, rettore del Santuario: «Questa tappa coincide col rinnovo dei voti delle Ausiliare perché fu proprio Montini a volerle in Diocesi quando era Arcivescovo».
«Sabato mattina la reliquia arriverà nella cappella delle Ausiliarie, così che ognuna possa fermarsi a pregare personalmente – dice la Sorella maggiore Susanna Poggioni -. Per noi è un segno della presenza e dell’accompagnamento di Montini al nostro cammino, che vogliamo sottolineare in particolare nel pomeriggio alle 15, con un momento privato delle 70 professe di voto perpetuo, in cui tutte faremo memoria della nostra consacrazione leggendo la preghiera comune. Di solito si svolge a Pasqua, ma lo ripetiamo in questa occasione speciale con la reliquia, simbolo del legame profondo che abbiamo con Paolo VI rispetto alla nostra vocazione».
La reliquia verrà poi portata in processione fino al Santuario dove, alle 16, il Vicario generale della Diocesi, monsignor Mario Delpini, presiederà la celebrazione durante la quale tre Ausiliarie diocesane rinnoveranno nelle sue mani i voti temporanei. La Messa sarà concelebrata dal Vicario episcopale di Zona, monsignor Patrizio Garascia. Dalle 18 alle 20 seguirà una Veglia di preghiera aperta a tutti i fedeli che vorranno parteciparvi ed esprimere la loro devozione. Ad aprire la serata sarà don Gianluca Bernardini, incaricato per la promozione del beato Paolo VI, poi l’animazione sarà affidata ai preti della città.
Domenica mattina, alle 8.30, durante la Messa d’orario del Santuario, sarà ancora valorizzata la presenza della reliquia. «Mi pare significativo – conclude don Lolli -, che proprio la maglietta della testimonianza di fede di Paolo VI faccia tappa anzitutto nell’unico santuario della Diocesi costruito sul sangue di un martire, nel luogo in cui fu ucciso San Pietro».