Durante le Cinque Giornate, nella notte tra il 19 ed il 20 marzo del 1848, le truppe austriache scesero dal Duomo di Milano, dopo che i cacciatori tirolesi ebbero sgombrato le Terrazze (dall’alto delle quali avevano tenuto sotto assedio la piazza), ma lo fecero così silenziosamente da non dar nessun segno della loro ritirata.
I rivoltosi, temendo un agguato, non si arrischiavano ad entrare nella Cattedrale, finché al terzo giorno della rivoluzione, il valtellinese Luigi Torelli ed il trevisano Scipione Bagaggi alzarono il tricolore sulla Madonnina.
Quella vista, insieme al suono a distesa del campanone dopo due giorni di silenzio, rincuorò l’intera città e risvegliò l’orgoglio meneghino nei combattenti delle barricate, portandoli alla vittoria.
Ancora oggi gli occhi di tutti si posano sulla guglia più alta del Monumento a contemplare lo sguardo materno e protettivo della Vergine che diventa fierezza quando in tutti i solenni eventi religiosi e civili sull’alabarda posta alla sua destra, ieri come oggi, sventola la bandiera italiana.
Il tricolore è innestato sulla Madonnina del Duomo di Milano dalla Veneranda Fabbrica nei seguenti giorni:
10 febbraio (Giorno del ricordo degli istriani, fiumani e dalmati)
11 febbraio (Patti lateranensi)
17 marzo (Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera)
25 aprile (Liberazione dal nazifascismo)
1 maggio (Festa del lavoro)
9 maggio (Giornata d’Europa)
2 giugno (Festa della Repubblica)
28 settembre (Insurrezione popolare di Napoli contro i nazifascisti)
4 ottobre (San Francesco e Santa Caterina, patroni d’Italia)