a) studiare il piano pastorale relativo alle comunicazioni sociali, secondo quanto stabilito dalle costt. 597-608, in riferimento, in particolare agli obiettivi indicati dalla cost. 598, § 2: “a) approfondire la conoscenza del mondo e delle dinamiche della comunicazione sociale in genere e del concreto porsi dei mezzi della comunicazione sociale nel nostro contesto culturale, anche sotto il profilo della relazione con l’annuncio del Vangelo e con la vita delle comunità cristiane; b) contribuire a formare una coscienza critica verso la comunicazione sociale e verso i mass media, negli utenti e negli operatori, impegnati in strumenti di natura ecclesiale o laica” e curarne l’attuazione con opportune iniziative;
b) preoccuparsi, insieme con i competenti Organismi di Curia, “che la comunicazione sia parte integrante d’ogni piano pastorale” (Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, Istruzione Aetatis novae, 22.2.1992, n.17);
c) offrire un sostegno competente agli organismi appartenenti al Settore per l’Evangelizzazione e i Sacramenti e ad altre realtà che operano nell’ambito dell’annuncio e della formazione per lo studio dei “metodi più adeguati per evangelizzare, compreso l’uso dei mezzi di comunicazione sociale” (cost. 600, § 1), affinché la comunicazione sociale, in tutte le sue espressioni sia effettivamente messa a servizio del Vangelo (cf cost. 600);
d) promuovere, anche in collaborazione con altri Organismi di Curia, iniziative generali e settoriali destinate a formare ad una mentalità comunicativa (cf cost. 601), rivolte a presbiteri, diaconi, consacrati e laici, che siano coinvolti nel campo della comunicazione sociale come utenti (cf cost. 602), educatori (cf cost. 603), operatori professionisti e volontari (cf cost. 604-606), curando in particolare la formazione degli operatori dei media diocesani;
e) determinare le linee di orientamento e di coordinamento di tutte le pubblicazioni e iniziative editoriali emananti dalla Curia nel suo insieme e dagli Organismi che la compongono (cf Parte Prima, punto 7.4) e, in collaborazione con ITL SpA (Impresa Tecnoeditoriale Lombarda), curarne la stampa e la diffusione;
f) seguire la redazione dei periodici diocesani e d’ogni altro organo o foglio informativo che la Diocesi riterrà pastoralmente utile editare e coordinare le pubblicazioni che fanno riferimento alla Diocesi (riviste, settimanali, ecc.), anche attraverso periodici incontri con i responsabili delle stesse; promuovere e curare la collaborazione con il quotidiano “Avvenire”;
g) determinare le linee d’orientamento e il coordinamento delle forme di presenza tramite rete elettronica (internet) della Diocesi e delle sue espressioni;
h) coordinare, con collegamenti organici, le emittenti radiofoniche e televisive di ispirazione cristiana esistenti nel territorio della Diocesi, emanazione della stessa come Radio Marconi o di altri organismi ecclesiali o di ispirazione cristiana, e curare i rapporti con altre emittenti dello stesso genere anche della CEI e di altre Diocesi, allo scopo di mettere in atto tutte le possibili sinergie;
i) essere punto di collaborazione di riferimento e di orientamento per presbiteri e consacrati che collaborano con emittenti pubbliche e private;
j) coadiuvare i responsabili della cura d’anime nella conduzione pastorale, tecnica e amministrativa delle Sale della Comunità e dei Circoli di cultura cinematografica, espressi dalla comunità ecclesiale, relativamente ad iniziative cinematografiche e teatrali, fornendo anche un servizio di programmazione, anche attraverso la collaborazione di terzi;
k) provvedere alla diffusione delle valutazioni, critiche e pastorali, di film e spettacoli, al fine di una loro fruizione corretta, in collaborazione con l’ACEC;
l) preparare in Diocesi l’annuale celebrazione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali e altre opportune attività di sensibilizzazione;
m) mantenere responsabilmente, a livello diocesano, i contatti con la stampa, la radio, la televisione, sia per la convocazione di conferenze stampa, sia per altre iniziative concernenti contatti e rapporti con gli operatori della comunicazione sociale;
n) offrire agli Organismi di Curia e ad altri organismi collegati con la stessa una Rassegna stampa specializzata e ogni altro sussidio d’informazione;
o) stabilire rapporti costruttivi con la RAI e con le emittenti radiofoniche e televisive private, che offrano una corretta programmazione e che siano aperte al dialogo.