Bambini abbandonati nelle città cinesi
Xiao Yi, una bambina di una famiglia benestante di Hefei, capitale della provincia di Anhui, nell’est della Cina, sembra avere tutto ciò che una bambina della sua età può desiderare, ma lei appare autistica e ha un brutto carattere. A casa la piccola, che ha sette anni, litiga spesso coi genitori ed è perfino scappata da casa un paio di volte. “Questo è il risultato di esperienze della sua infanzia” ha detto la madre con rammarico. I genitori di Xiao Yi, nati entrambi alla fine degli anni ’70, lavorano in ufficio e sono molto impegnati nel loro lavoro. Così la bambina è stata allevata dalla bambinaia, che è diventata la persona a lei più vicina. Quando i genitori hanno cambiato la bambinaia, la bimba si è rifiutata di parlare con bambinaie nuove. All’inizio della scuola, la bambina durante i giorni feriali dormiva a casa di un’insegnante privata. “Mi sento come se fossi data in affido altrove dai miei genitori. Dopo la scuola vado dall’insegnante privata dove studio, mangio e dormo. Torno a casa solo nei fine settimana” racconta la bambina. Il rendimento scolastico è scarso, nonostante l’insegnante privata.
Si è parlato spesso dei bambini delle zone rurali che non vivono coi genitori che lavorano in città a chilometri di distanza. Molti di loro hanno problemi psicologici ed educativi e sono vulnerabili ai crimini. A differenza dei loro coetanei, i bambini di città possono vedere i loro genitori ogni giorno o ogni fine settimana, ma in entrambi i casi soffrono per la mancanza di attenzioni da parte dei genitori. [China Daily]
Lavoro minorile in Cina
Uno dei maggiori problemi sociali in Cina è il lavoro minorile. In Cina i bambini sono una gran fonte di lavoro, in alcune aree essi rappresentano il 10-20% della forza lavoro. Molte aziende preferiscono il lavoro minorile perché i bambini sono a buon mercato, obbedienti ed abbastanza agili da destreggiarsi in piccole aree di lavoro. La Legge dell’istruzione obbligatoria presente nella costituzione cinese stabilisce che tutti i bambini di età inferiore ai 16 anni devono andare a scuola ed è loro vietato di svolgere un lavoro a tempo pieno. Tuttavia poco viene fatto per impedire alle aziende industriali o commerciali gestite privatamente di noleggiare bambini. Quasi il 10% dei bambini cinesi svolge lavori a tempo pieno invece di andare a scuola.
I genitori permettono ai propri figli di lavorare perché molti cinesi ritengono che la scuola non fornisca competenze che portino a vantaggi reali immediati. Molte famiglie povere non possono affrontare le spese scolastiche ed i bambini lavorano per aiutare nel sostentamento della famiglia. Spesso il lavoro è considerato più vantaggioso della scuola.
La realtà è che molte aziende si interessano più dei propri investimenti economici che dello stato dei lavoratori. Finora non c’è stato alcun segno convincente che la situazione possa migliorare o che il problema sua diventato prioritario, quindi è necessario che vengano intraprese urgenti iniziative in questo campo. [Fen Xiang News]
Una ragazza che è una meraviglia
Nel Centro di riabilitazione Bosco di Daming c’è una ragazza di nome Li-hua. Ha 15 anni, è senza braccia, eppure è piena di gioia e di speranza. Lei non sprofonda nell’autocommiserazione a causa del suo handicap perché può fare molte cose coi i piedi, ad esempio lavarsi la faccia, pettinarsi, vestirsi, addirittura ricamare a punto croce, lavorare a maglia, realizzare borsette a uncinetto. È una meraviglia, è realmente splendida!
Come ha detto l’Apostolo San Pietro, durante la nostra vita possiamo utilizzare bene i nostri doni (mani, piedi, e i 5 sensi): “Ciascuno viva secondo la grazia ricevuta, mettendola a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio”. (1 Pt, 4:10).
Ricordiamo che quanto più Dio ci dà, tanto più dobbiamo servire. Ciò che Dio vuole non sono i risultati, ma gli sforzi. Quando siamo depressi o sfiduciati, ricordiamoci di Li-hua! [Jinde Charities] – Centro Cattolico di Servizio Sociale Beifang Jinde, Hebei
Jinde Charities
cresce da una organizzazione popolare
nasce nel 1997 ed è la prima organizzazione cattolica cinese non profit che si dedica al servizio dei bisognosi della società, cristiani e anche non cristiani. Nel 2006 viene finalmente riconosciuto e registrato come “Jinde Charities” presso il Dipartimento degli Affari Civili della Provincia di Hebei. Come una Ong di ispirazione religiosa, fin dalla sua creazione il centro si impegna ad un servizio basato sull’amore, soprattutto per i più piccoli e i più deboli. L’impegno è rivolto soprattutto nei seguenti aspetti di servizio sociale: – aiuto umanitario sviluppo sociale istruzione e formazione si attiva in mezzo a gravi calamità naturali
Il centro svolge le sue attività di soccorso in vari modi, attraverso: risposte immediate ed efficaci attività di soccorso orientate alle necessità e a progetti di ricostruzione servizi psicosociali cammina con la Chiesa universale
La Jinde Charities cammina anche co0n la Chiesa universale nel tendere la mano ai bisognosi in altre parti del mondo: a Taiwan dopo il terremoto del 1999, nel sud est asiatico dopo lo tsumani, del 2005, in Italia dopo il terremoto del 2009.
collabora con Fen Xiang
La collaborazione riguarda due grandi aree di servizio: le borse di studio per gli studenti poveri e le borse di studio per studenti che hanno famiglie malate di Hiv.