Dare un senso autentico al loro volersi bene. È la meta che desiderano raggiungere Stefano Ballabio e Silvia Bellu, frequentando l’itinerario fidanzati proposto dall’Azione Cattolica ambrosiana. Un percorso unico nel suo genere in tutta la Diocesi, che si sviluppa nell’arco di tre anni, con una cadenza mensile degli incontri.
«Il primo a parlarcene è stato un amico di Stefano – spiega Silvia, contattata, neanche a farlo apposta, il giorno della laurea in Ostetricia -. La cosa particolare è che, da quel momento in poi, l’importanza di sperimentare questo itinerario è ritornata più volte a stimolarci in contesti completamente differenti: non ultimo, durante una tappa del cammino di Santiago in Portogallo, che abbiamo fatto nell’estate 2012». Una scelta mossa dal desiderio di passare a un livello più maturo della relazione di coppia, come conferma Stefano, 30 anni, ingegnere meccanico: «Vogliamo verificare, con l’aiuto di un percorso guidato, se c’è la possibilità di costruire un futuro insieme nel modo più serio cui si possa pensare dicendo questa intenzione».
Stefano e Silvia sono al secondo anno del ciclo d’incontri, che si tengono presso il centro adiacente alla chiesa di San Giorgio, in via Torino a Milano. Loro abitano a Seregno, ma hanno deciso di partecipare all’itinerario organizzato nella Zona di Milano. E se Stefano afferma che «è stato un mettersi in gioco, un vedere se si poteva puntare in alto. Ora, a distanza di un anno, posso dire che mi ha aiutato molto; anzi, ci sta aiutando molto», Silvia non è da meno, confidando che «gli incontri hanno arricchito, umanamente e cristianamente, la nostra relazione».
Come sono strutturati gli incontri dell’itinerario fidanzati? Ci aiuta a capirlo Silvia, con un velo d’entusiasmo sincero nella voce: «Sono previste testimonianze di coppie di sposi che non sono mai banali. Al contrario queste condivisioni ci provocano positivamente, gettando luce su aspetti della relazione tra marito e moglie, che non avremmo mai pensato potessero esistere». Poi, dopo aver ascoltato e interloquito con la coppia, c’è spazio per un momento di riflessione personale: «Questa parte è davvero utile, permette di fermarsi un attimo, per fare il punto su cosa c’è da migliorare, e cosa, invece, da consolidare» continua Stefano.
E quando si prova a chiedergli quale consapevolezza si portano a casa dagli incontri, ecco le loro risposte. Stefano: «Siamo fidanzati da tre anni, e inizialmente, temevo che, dopo la scintilla iniziale, la quotidianità del rapporto potesse, in qualche modo, privarlo del suo reale valore. Sto scoprendo, invece, che è possibile vivere uno stupore sempre nuovo con Silvia, ogni giorno». Silvia: «Dal primo incontro abbiamo sentito, forte, l’esigenza di vivere pienamente un momento così, che ci permette di guardare alla sostanza e capire ciò che veramente ci tiene insieme, l’uno accanto all’altra».