Is 60,1-6; Sal 71(72); Tt 2,11-3,2; Mt 2,1-12
«Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». (Mt 2,2)
Epifania significa “manifestazione”. Gesù si manifesta ai popoli rappresentati dai Magi come Salvatore del mondo. Si manifesta come Dio, attraverso dei simboli, oggi con la luce della stella, in seguito al battesimo con la voce dall’alto e la colomba, l’acqua mutata in vino a Cana, il pane moltiplicato e distribuito a migliaia di persone, fino alla più grande delle manifestazioni del Signore che è la Pasqua. Il Natale è per la Pasqua, è la vera festa cristiana: siamo redenti nel suo sangue, qui è la fonte della carità di Dio per noi. Celebrando l’eucaristia evidenziamo la sua manifestazione nei simboli del pane e del vino. Viviamo il memoriale, rendiamo presente Cristo perché ci salvi, ci nutra di sé e ci renda capaci di testimoniarlo a tutti. «Risplenda la vostra luce davanti agli uomini»: siamo chiamati a essere l’epifania di Cristo, perché vedano le vostre opere buone e diano gloria al Padre che sta nei cieli.
Preghiamo
Oggi la Chiesa si unisce al celeste suo sposo
che laverà i suoi peccati nell’acqua del Giordano.
Coi loro doni accorrono i Magi
alle nozze del Figlio del Re,
e il convito si allieta di un vino mirabile.
Nei nostri cuori risuona la voce del Padre
che rivela a Giovanni il Salvatore:
“Questi è il Figlio che amo:
ascoltate la sua parola”.
dalla Liturgia