Ml 3, 1-4a; Sal 23 (24); Rm 15, 8-12; Lc 2, 22-40
«Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti». (Ml 3,2-3)
Oggi si festeggia il giorno in cui la profezia di Malachia è adempiuta: Gesù, ancora neonato, è portato al tempio dai genitori. Quello è un momento decisivo per Simeone e Anna, che lo incontrano e ne riconoscono l’identità, ma è un’occasione per tutti, fino a oggi.
A ciascuno è donata la possibilità di riconoscere il Signore che si rivela, ma come è possibile riuscirci ancora adesso? Un indizio è dato da questi pochi versetti, confermato da quanto accadrà per Anna e Simeone: è necessario lasciare attivi i propri desideri, rimanere desti e senza rassegnazione. Chi è capace di desiderare, chi non dà tutto per scontato, lascia che il proprio spirito sia aperto all’accoglienza, così che l’evento sempre inatteso del Signore che si rivela ogni giorno possa cambiare la vita.
Preghiamo
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R
Dal Salmo 23 (24)