Chi dice che le comunità di Azione Cattolica sono vecchie e stanche? Si è diffusa erroneamente quest’idea, secondo cui i soci di Ac sono impegnati esclusivamente in parrocchia, e non si dedicano ad altro se non alla vita parrocchiale. Questa è una visione decisamente parziale di quella che è diventata oggi l’Azione Cattolica, che ha saputo nel tempo cambiare e trasformarsi, non perché senza bussola, ma per rispondere in modo adeguato al cambiamento dei tempi.
Sono diversi i casi di associazioni nate recentemente sul territorio, a livello parrocchiale o di comunità pastorale. Uno di questi riguarda Gorla, in provincia di Varese. Abbiamo incontrato Giovanni Cassinotti, Responsabile Unitario di Decanato uscente.
Come è nato il vostro gruppo di Azione Cattolica?
Nella nostra piccola realtà di Gorla Minore e Gorla Maggiore ci sono alcuni soci di Azione Cattolica che potremmo definire “storici”, iscritti all’associazione da sempre. Questo non bastava però per fare una vera e propria comunità. Abbiamo deciso allora di coinvolgere altre persone, di diverse fasce d’età, presentare loro la proposta di Azione Cattolica e cominciare un cammino insieme. Ora la nostra associazione conta dieci soci: una famiglia, cinque adulti/anziani e tre giovani. È ancora in fase embrionale, speriamo proprio di aumentare nei prossimi mesi.
Quali sono i cammini che percorrete insieme?
L’Azione Cattolica ha a cuore la formazione di tutti i laici, ma rispettando le età di ciascuno. Quindi per gli adulti è prevista la lectio divina, a cui partecipiamo attivamente. Nella nostra realtà ogni tappa della lectio viene gestita dalle diverse comunità parrocchiali. Noi abbiamo curato il primo incontro. I giovani si uniscono al decanato per seguire l’itinerario formativo e le proposte del settore: esercizi spirituali, vacanze estive, 3P, Forma mentis, ecc.
Che tipo di giovani sono quelli di Azione Cattolica a Gorla?
Una fa la mamma a tempo pieno. Il secondo, Andrea Mazzocchin, è un educatore molto impegnato nel gruppo giovani del Decanato. La terza è Lucia Giudici, direttrice dell’asilo, che con altre persone non iscritte all’Ac segue la formazione dei catechisti.
Parteciperete all’Assemblea diocesana il 12 febbraio?
Sì, ci saranno due nostri soci: una socia “storica”, che ha già vissuto tante assemblee in passato e si muoverà come un pesce dentro l’acqua; l’altra è una donna adulta, socia di Azione Cattolica da poco tempo, alla sua prima assemblea, molto attiva e desiderosa di conoscere il cuore dell’Ac. Certamente il 12 febbraio potrà vedere coi propri occhi il meglio dell’associazione.