Ogni attività di comunicazione, che si tratti di una locandina, di un notiziario o di un post sui social, richiede la selezione di un’immagine adeguata. Ma quali criteri utilizziamo? La pertinenza con il messaggio, i diritti di utilizzo, il formato e l’efficacia comunicativa sono elementi fondamentali da considerare. Tuttavia, scegliere un’immagine non è un’operazione banale, poiché le immagini comunicano e non sempre lo fanno nel modo in cui desideriamo.
Il potere delle immagini e il rischio di errori
Una scelta sbagliata può compromettere l’intera comunicazione e generare persino equivoci o messaggi fuorvianti. Per questo motivo, occorre valutare attentamente se utilizzare fotografie o illustrazioni, se servirsi di immagini di repertorio o attuali, se affidarsi a un professionista o lavorare autonomamente. Un’altra domanda essenziale riguarda il riutilizzo: è meglio riciclare immagini già viste o crearne di nuove? La risposta dipende dallo scopo della comunicazione.
Immagini evocative o simboliche?
L’uso di immagini evocative può essere strategico per trasmettere un’emozione o un’idea senza bisogno di parole. Esistono servizi online che offrono immagini stock di grande impatto visivo, spesso più efficaci di fotografie di repertorio già viste e riutilizzate. Un altro approccio interessante è il ricorso a simboli grafici. In alcuni casi, una semplice icona o un elemento stilizzato possono risultare più immediati ed efficaci di una fotografia dettagliata. Un esempio brillante è stata la pubblicità di McDonald’s che, in occasione del blackout Microsoft causato da CrowdStrike, ha giocato sull’accostamento tra il famoso “blue screen of death” e il packaging dell’Happy Meal, sfruttando sia la grafica che il significato simbolico del colore blu.
Quando riciclare e quando innovare
Il riutilizzo di immagini può avere senso se si vuole creare continuità visiva e rafforzare un concetto già consolidato. Tuttavia, l’uso ripetuto delle stesse immagini rischia di generare disinteresse e di far perdere efficacia al messaggio. Sui social, in particolare, il riciclo di immagini andrebbe evitato: il pubblico ha bisogno di stimoli nuovi per mantenere alta l’attenzione e l’interesse. Meglio dunque investire nella creazione di nuove immagini che rispondano in modo efficace agli obiettivi della comunicazione.
La cura nella scelta delle immagini è una componente essenziale della comunicazione visiva. Nel prossimo articolo approfondiremo il tema della produzione di video e il loro impatto nella strategia comunicativa.
Vi ricordo che l’ufficio comunicazioni sociali sta proponendo un corso proprio su questi temi all’interno di “La Parrocchia comunica”