«La rassegnazione si prende a morsi come la scamorza» dice la vicepreside Agnese (Virginia Raffaele con un perfetto accento abruzzese) al nuovo maestro Michele Cortese (Antonio Albanese). Forte di ideali, è appena giunto da Roma in un piccolo borgo del parco nazionale dell’Abruzzo dopo anni di carriera, stanco della “giungla” metropolitana.
In una piccola classe mista, con bambini che vanno dai sette ai dieci anni, Michele inizia ad entrare in questa tipica realtà montana che ha tutta l’aria di essere un’unica famiglia, ma che vive in “un mondo a parte” (da cui il titolo del film), se non altro per tutta la neve che cade durante il lungo e rigido inverno.
Un borgo che, forse, si ama quando non ci si vive, ma che rende la vita degli abitanti abbastanza difficoltosa. Ma se la scuola resiste, c’è ancora una speranza di vita. Per questo i sogni del maestro incrociano presto le ragioni di una lotta portata avanti con determinazione dalla vicepreside, quando sotto la minaccia di chiusura a fine anno scolastico, troveranno ogni sotterfugio per tenere in piedi il “cuore” del paese.
Nasce dall’amore per questo territorio (molto del cast è autoctono) il film di Riccardo Milani che torna con questa nuova commedia sul grande schermo. Una storia semplice che, mentre non manca di farci sorridere, ha il pregio non solo di parlarci delle bellezze nascoste del nostro Paese, quanto piuttosto di nobilitare la figura degli insegnanti (oggi fin troppo bistrattata), nonché di legittimare il diritto allo studio in favore di ogni bambino.
Un mondo a parte, un film che fa venire la voglia di tornare un po’ tutti al cinema, piccoli e grandi. Da vedere.