Link: https://www.chiesadimilano.it/parliamone-con-un-film/fremont-film-2809287.html
Rubrica

Parliamone con un film

Share

Alienazione

Fremont, una ricerca della felicità nei segni quotidiani

È la storia di Donya, una donna afghana impiegata a San Francisco in una fabbrica di biscotti della fortuna, che cerca la gioia interpretando ogni aspetto che il presente le offre, anche il più banale, come un segno

di Gabriele LINGIARDI

28 Giugno 2024
Una scena del film Fremont

Cosa ci vuole trasmettere davvero chi scrive i messaggi dei biscotti della fortuna? Nella tradizione sono un augurio che dovrebbe avere lo scopo di orientare il pensiero verso orizzonti positivi, a volte sono un invito all’azione, a recuperare legami. Nel caso di Fremont, sono una richiesta di aiuto.

La protagonista del film è Donya, una donna afghana ed ex traduttrice per l’esercito americano, che lavora a San Francisco in una fabbrica di biscotti della fortuna. Viene promossa a “scrittrice” dei bigliettini inseriti al loro interno. Nutrendo una speranza indefinita, che neppure lei riesce a identificare, scrive della sua solitudine e delega al messaggio nascosto la possibilità di tornare a sognare. Qualcuno lo troverà.

Fremont
Una scena del film Fremont

Fremont (il titolo è il nome della città dove abita Donya) è un film senza un vero e proprio centro. Si alternano sequenze nello studio di uno psicologo, appassionato di Zanna Bianca, con il senso di estraneità nella vita sociale della donna e la conseguente fredda ricerca di relazioni. Il bianco e nero è bellissimo, anche se non molto utile ai fini narrativi. Le scene, che spesso appaiono poco legate tra di loro, espongono un mosaico nella vita di una migrante. L’ironia è sottile, ma molto presente. Come in un film di Kaurismäki, si ride con malinconia. È una comicità basata sull’enfasi riposta nei luoghi sbagliati. Ad esempio: il datore di lavoro elogia la scrittura dei messaggi motivazionali come se fosse una forma di letteratura alta e importantissima per il mondo!

Il cameo di Jeremy Allen White, attore americano sulla cresta dell’onda, è insolito per un film “piccolo” come questo. La sua presenza è però fondamentale: quando appare le trame iniziano a convergere, la storia riprende le fila e tenta di trasformarle in una visione del mondo. Sicuramente lo diventa per la protagonista, che resta un’interessante variazione sul tema dell’orientarsi in una terra nuova.

La sua ricerca della felicità diventa un abbandonarsi a tutto quello che le giornate le presentano davanti, ma è grazie il modo attivo con cui lo fa, leggendo ogni cosa, anche la più banale, come un segno, che il film riesce a trovare la propria originalità.

Questo contenuto non è disponibile per via delle tue sui cookie

La scheda del film

Regia di Babak Jalali. Con Anaita Wali Zada, Gregg Turkington, Jeremy Allen White, Hilda Schmelling. 

Genere Drammatico, USA, 2023, durata 91 minuti. Uscita cinema giovedì 27 giugno 2024. Distribuito da Wanted.

 

Temi: ricerca della felicità, migrazione, solitudine, alienazione, fortuna, caso, destino, amore, amicizia

Leggi anche

Crescita
Inside Out 2

Inside Out 2, un film adatto ai bambini?

Se il primo restituiva dignità alla tristezza, il sequel si concentra sulle emozioni dell’adolescenza. Pur essendo godibile anche dai bambini, parla più ai genitori, artefici della loro infanzia. Il resto, sarà costruito sul rapporto con gli altri

di Gabriele LINGIARDI

Libertà
The Bikeriders

The Bikeriders: la forza di una strada che trasforma

Il nuovo film del regista statunitense Jeff Nichols è il canto nostalgico di un’epoca tramontata: gli anni d’oro dei biker. Un’opera a metà tra un western, in cui i cavalli sono le moto, e Il padrino

di Gabriele LINGIARDI

Legami
El Paraiso

El Paraiso: un viaggio emotivo tra amore e conflitto

Il regista Enrico Maria Artale racconta la complessa e ambigua relazione tra un figlio e la sua madre colombiana, intrecciata da affetti, gelosie e criminalità romana

di Gianluca BERNARDINI

Eredità
Marcello Mio film

Marcello mio: un ritratto intimo tra vita privata e mito

Il film di Christophe Honoré esplora il leggendario Mastroianni attraverso gli occhi della figlia Chiara, mescolando ricordi personali e metacinema con passione, ironia e un tocco di intimità familiare

di Gabriele LINGIARDI

Patriarcato
The Gift

The Gift: un’opera solare che abbatte le oppressioni

Il film diretto da Dalmira Tilepbergen riesce nell'impresa di raccontare luoghi e culture distanti come quella del Kirghizistan, trasmettendo grazie al suo notevole impatto visivo emozioni universali

di Gabriele LINGIARDI

Democrazia
C’era una volta in Bhutan

C’era una volta in Bhutan: monaci, fucili e democrazia

Il nuovo film di Pawo Choyning Dorji racconta i valori del processo democratico. Un rito difficile da eseguire, vivere e ottenere, ma una conquista da tenere ben stretta

di Gabriele LINGIARDI

Identità
Confidenza film

Confidenza: l’arte di raccontare segreti al cinema

Il film di Daniele Luchetti esplora il detto/non detto dell'attore Elio Germano. Una narrazione che sfida il pubblico, dimostrando come ogni azione, segreta o nota, ci segua per sempre

di Gabriele LINGIARDI

Conformismo
Zamora

Zamora: il calcio come metafora sociale

Ambientato nell'Italia degli anni '60, il film offre uno spaccato psicologico del Paese di ieri e di oggi. Con dinamiche aziendali "fantozziane" e una cultura calcistica che definisce ancora l'identità sociale

di Gabriele LINGIARDI

Diritti
Tatami

Tatami, la lotta di due donne per la libertà

I registi Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi raccontano come la repressione politica e culturale dei regimi possa soffocare i sogni. L'obiettivo della pellicola è però dimostrare come l’umanità e la fratellanza vincano sempre

di Gianluca BERNARDINI

Scuola
Un mondo a parte

Un mondo a parte, il valore degli insegnanti di periferia

Antonio Albanese e Virginia Raffaele interpretano le vicende di un nuovo maestro e una vicepreside determinata a salvare l'esistenza di un piccolo paese abruzzese. Un film che sottolinea l'importanza dello studio per ogni bambino

di Gianluca BERNARDINI

Crescita
l’estate di cléo

L’estate di Cléo, il mondo dal punto di vista di una bambina

A toccare del film della regista francese Marie Amachoukeli è la schiettezza con cui viene ripresa l’infanzia, dove la prospettiva "scende" al livello dei bambini

di Gabriele LINGIARDI