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Futuro

After Work: il tempo del lavoro e la libertà del futuro

Attraverso quattro scenari il documentario guarda a un non lontano domani, quando gran parte delle professioni potrebbe essere sostituite dalle macchine

di Gabriele Lingiardi

30 Giugno 2023
Una scena del documentario After Work

Con After Work Gandini prende le mosse dalle riflessioni di Noam Chomsky sul rapporto tra lavoro e automazione. In altri termini: un domani gran parte del lavoro potrebbe venir sostituito dalle macchine. Che cosa ne sarà dell’uomo? Attraverso quattro scenari agli antipodi il documentario guarda al futuro descrivendo il presente. Così i cittadini della Corea del Sud che lavorano 14 ore, tanto da costringere il governo a campagne per incentivare il tempo libero, sono messi in dialogo con quelli del Kuwait. Lì la ricchezza è tale, ed è arrivata così velocemente, che i dipendenti pubblici vanno in ufficio per dovere, senza però avere nulla da fare.

Mentre negli Stati Uniti l’etica del lavoro, l’abnegazione dei dipendenti, è considerata più importante dell’istruzione, in Italia esplode il fenomeno dei NEET. Sono giovani che non studiano e non hanno lavoro, ma non sono nemmeno alla ricerca di un’occupazione. La domanda che, con intelligenza, pone il regista è se questo non sia tutto collegato, se non ci sia nelle nuove generazioni un rifiuto di un modello di lavoro totalizzante.

Questo “no”, può essere più sano di una vita trascorsa a riempire di informazioni un computer. Tra le tante domande poste dal documentario (le risposte sono lasciate tutte a noi) la migliore è quella su cosa ne sarà della nostra umanità. Immaginiamo di non dover più lavorare da un giorno all’altro. Avremo ancora la fantasia di inventarci una vita appagante? O la nostra identità è così collegata alla professione che, finita questa, restiamo in balia delle giornate? Se il lavoro nobilita l’uomo, allora è importante curarlo. Gestirlo affinché sia sempre un’attività nobile, equa, giusta, e rispettosa di quest’uomo che sempre deve essere il centro del suo orizzonte.