Dal 17 al 25 settembre Milano ospita “Tramedafrica”, XI edizione del festival “Tramedautore” proposto dal Centro nazionale di drammaturgia contemporanea Outis in collaborazione con il Piccolo Teatro. In programma spettacoli di alcuni Paesi dell’Africa subsahariana: Benin, Camerun, Costa d’Avorio, Mali, Repubblica Democratica del Congo, Senegal, Sudafrica.
Il Festival si snoda attraverso due grandi linee interpretative: “Cinquant’anni dopo le indipendenze degli Stati africani” e “Vent’anni dopo la fine dell’apartheid in Sudafrica”. Nel primo cas si tratta di uno “spaccato” che, attraverso il teatro, mostra l’attualità di Paesi alla ricerca di una definitiva “decolonizzazione della mente e della storia”. Nel secondo siamo davanti al tentativo di comprendere a fondo un evento carico di significati che vanno ben oltre i confini del Paese stesso.
Questa edizione di Tramedautore ha anche un’interessante risvolto sociale, perché accoglie e propone due importanti iniziative che riguardano alcune attività di migranti africani in Italia.
La prima è “Carovana4Africa”, progetto che, insieme all’iniziativa IntegraMi, è promosso dall’Associazione socio-culturale Sunugal allo scopo di creare percorsi di sviluppo in Africa. Nel Festival presenta un concerto di Baba Sissoko, uno spettacolo di teatro-danza con Mama Diop, incontri tematici, un breve spettacolo sul turismo responsabile e altre cose ancora.
La seconda è “L’Intellighenzia africana che vive in Lombardia”: una due-giorni per presentare ai milanesi l’eccellenza culturale africana che vive in città e in Lombardia. Una vetrina in cui associazioni, imprese culturali, editori e artisti potranno raccontarsi, illustrare il proprio lavoro e creare reti per contribuire ad alimentare un clima di apertura, condizione necessaria senza la quale anche le migliori potenzialità inaridiscono.