I gatti più famosi del mondo sono arrivati a Milano e fino al 14 febbraio invaderanno l’Allianz teatro di Assago, dove è di scena Cats , uno dei musical più famosi di Andrew Lloyd Webber, per la prima volta tutto in italiano.
«Non si tratta di una semplice traduzione, come invece è accaduto negli oltre venti Paesi dove è stato rappresentato, – ci tiene a precisare il regista Saverio Marconi, che con la sua Compagnia della Rancia si è lanciato nell’impresa – bensì di un allestimento completamente nuovo, con tanto di orchestra dal vivo di 16 elementi e costumi coloratissimi della maison Coveri».
La regia associata e le coreografie sono di un nome di punta come Daniel Ezralow, che ha cercato di interpretare, anche con i movimenti, quel rapporto e quella strana somiglianza che esiste tra uomini e gatti, proprio come sosteneva Thomas Eliot nella raccolta di poesie Old Possum’s Book of Practical Cats, dal quale è tratto questo musical.
La trama è molto semplice, ma allo stesso tempo coinvolgente. Racconta della tribù dei gatti Jellicle riuniti per una festa, durante la quale il vecchio Deuteronomio sceglierà chi di loro passerà nel dolce Aldilà per rinascere a nuova vita. Così i felini si presentano ad uno ad uno, raccontando la loro storia, che spesso ha molto da insegnare anche agli uomini. Alla fine verrà scelta Grisabella, una gatta un tempo affascinante, ora malconcia ed evitata da tutti, al punto da voler vivere solo di ricordi.
Verrà scelta proprio lei, che compare sulla scena cantando la celebre “Memory”, proprio perché capirà che è importante accettarsi per quel che si è. «Lo stesso Deuteronomio – aggiunge Marconi – conclude dicendo che i gatti sono molto simili agli uomini, ma “un gatto non è un cane” e questo insegna a convivere e ad accettare gli altri, che non sono uguali a noi».
Se questa nuova edizione differisce da quella che Webber portò in scena a Londra in prima assoluta nel 1981, quanto a coreografie, ambientazione (c’è sempre la discarica abbandonata, ma questa volta è vicina ad un vecchio luna park, particolare che ha permesso a Marconi di prendere spunto da alcuni oggetti capaci di far sognare) e costumi (a volte molto aderenti, a volte più morbidi, perché i gatti sono di diverse razze e non tutti hanno il pelo raso), la musica è quella originale.
«L’adattamento, sia dal punto di vista canoro che da quello orchestrale – spiega il maestro Vincenzo Latorre – è davvero ben riuscito. È stata una grossa responsabilità, perché questo musical è conosciuto in tutto il mondo, ma alla fine la melodia si è sposata perfettamente anche con la traduzione lirica di Franco Travaglio». I gatti più famosi del mondo sono arrivati a Milano e fino al 14 febbraio invaderanno l’Allianz teatro di Assago, dove è di scena Cats , uno dei musical più famosi di Andrew Lloyd Webber, per la prima volta tutto in italiano.«Non si tratta di una semplice traduzione, come invece è accaduto negli oltre venti Paesi dove è stato rappresentato, – ci tiene a precisare il regista Saverio Marconi, che con la sua Compagnia della Rancia si è lanciato nell’impresa – bensì di un allestimento completamente nuovo, con tanto di orchestra dal vivo di 16 elementi e costumi coloratissimi della maison Coveri».La regia associata e le coreografie sono di un nome di punta come Daniel Ezralow, che ha cercato di interpretare, anche con i movimenti, quel rapporto e quella strana somiglianza che esiste tra uomini e gatti, proprio come sosteneva Thomas Eliot nella raccolta di poesie Old Possum’s Book of Practical Cats, dal quale è tratto questo musical.La trama è molto semplice, ma allo stesso tempo coinvolgente. Racconta della tribù dei gatti Jellicle riuniti per una festa, durante la quale il vecchio Deuteronomio sceglierà chi di loro passerà nel dolce Aldilà per rinascere a nuova vita. Così i felini si presentano ad uno ad uno, raccontando la loro storia, che spesso ha molto da insegnare anche agli uomini. Alla fine verrà scelta Grisabella, una gatta un tempo affascinante, ora malconcia ed evitata da tutti, al punto da voler vivere solo di ricordi.Verrà scelta proprio lei, che compare sulla scena cantando la celebre “Memory”, proprio perché capirà che è importante accettarsi per quel che si è. «Lo stesso Deuteronomio – aggiunge Marconi – conclude dicendo che i gatti sono molto simili agli uomini, ma “un gatto non è un cane” e questo insegna a convivere e ad accettare gli altri, che non sono uguali a noi».Se questa nuova edizione differisce da quella che Webber portò in scena a Londra in prima assoluta nel 1981, quanto a coreografie, ambientazione (c’è sempre la discarica abbandonata, ma questa volta è vicina ad un vecchio luna park, particolare che ha permesso a Marconi di prendere spunto da alcuni oggetti capaci di far sognare) e costumi (a volte molto aderenti, a volte più morbidi, perché i gatti sono di diverse razze e non tutti hanno il pelo raso), la musica è quella originale.«L’adattamento, sia dal punto di vista canoro che da quello orchestrale – spiega il maestro Vincenzo Latorre – è davvero ben riuscito. È stata una grossa responsabilità, perché questo musical è conosciuto in tutto il mondo, ma alla fine la melodia si è sposata perfettamente anche con la traduzione lirica di Franco Travaglio». “Cats” – Fino al 14 febbraioAllianz Teatrovia G. di Vittorio 6, AssagoTel. 02.48.85.77.516.Biglietti interi da 24 a 74 euro, ridotti da 20.50 a 59.50 euro. –
Teatro
Ad Assago sbarcano i “Cats”
La Compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, mette in scena non una semplice traduzione del celebre musical, ma un allestimento completamente nuovo con orchestra dal vivo
di Ylenia SPINELLI Redazione
5 Febbraio 2010