16/09/2008
di Silvio MENGOTTO
Sabato 20 settembre, alle 21, al Teatro Manzoni di Sesto San Giovanni (piazza Pattari), l’Accademia artistica Il Camaleonte presenta lo spettacolo Si salvi chi può.
Il Camaleonte è nato dieci anni fa come scuola di danza. Oggi si avvale di tutte le discipline della danza, ma anche del canto e della recitazione. Ogni anno l’Accademia realizza un musical che rappresenta il coronamento dell’anno di studio. Numerosi gli spettacoli, realizzati dagli stessi alunni, che hanno riscosso un notevole successo: Il magico mondo di Aladin, Mary Poppins, In lungo e in largo che segna una svolta all’Accademia con una nuova e stabile sede.
Si salvi chi può nasce da un’idea di Sara Valota, direttrice artistica, che si è ispirata al monologo di Alessandro Baricco Novecento, ma proponendo un messaggio finale diverso. A questo musical Sara tiene particolarmente: «Segna un po’ la maturazione dell’Accademia perché lo spettacolo entra più nel mondo retrospettivo. Il titolo è curioso, ma racchiude il senso dello spettacolo riadattato e rivisitato con l’obiettivo di dare allo spettatore tre chiavi di lettura della vita».
Sara Valota sviluppa il tema del viaggio che, quale icona della vita, si pone di fronte a una scelta continua tra vivere o nascondersi, fuggire da se stessi e dalla vita, magari al sicuro di una nave, o affrontarla scendendo sulla terra ferma. I personaggi della pazza ciurma «sono uomini e donne assurdi, ma così vicini e comuni».
Tutti respirano il paradosso, esasperati dal «desiderio di vivere la vita». Sulla nave troviamo chi è convinto di essere su un treno che lo porterà al porto di Milano. Chi ha paura di innamorarsi di una persona riversa l’amore su un palloncino: meglio amare un oggetto che un soggetto in carne e ossa. Il capitano dei fuggiaschi è così spaventato di affogare che vive eternamente su una scialuppa di salvataggio. C’è anche Novecento, che nasce, vive e decide consapevolmente di rimanere nella nave. Alla fine c’è una ragazza singolare «perché non possiede una valigia, non ha cura delle proprie cose e perde continuamente le camicie».
Quando la nave approda al porto di Milano arriva il momento della grande decisione: continuare a vivere nell’assurdo, cioè lontani dalla realtà o scendere sulla terra ferma? «Novecento rinuncia, gli altri personaggi non capiscono il senso della scelta, mentre la ragazza con tranquilla consapevolezza decide di affrontare la vita e chiede di essere sbarcata dalla nave perché non ha nessuna intenzione di perdere di nuovo tutte le sue camicie, ora ben piegate e stirate».
Info: tel. 02.36533401 – www.ilcamaleontedanza.too.it