26/03/2008
di Ylenia SPINELLI
Dopo cinquecento repliche di Notre Dame de Paris e ancora fresco di vittoria, insieme a Lola Ponce, all’ultimo Festival di Sanremo, dal 26 al 30 marzo Giò Di Tonno debutta sul palcoscenico del Teatro Ciak-Fabbrica del Vapore di Milano, protagonista assoluto di Jekyll & Hyde, il musical prodotto da Teatro Stabile d’Abruzzo e per la prima volta interamente tradotto in italiano.
Smessi i panni del gobbo Quasimodo, il 34enne cantautore pescarese veste ora quelli del dottor Jekyll e del suo diabolico alter ego Edward Hyde, personaggi nati dalla penna di Robert Louis Stevenson e poi assurti a miti cinematografici. «Per me è una grande prova di attore – dichiara il cantante -. Passando da un personaggio all’altro, infatti, oltre a cambiare più volte costume, devo mutare vocalità: pulita e ferma quando interpreto il dottore, ruvida e profonda quando mi trasformo nella sua brutale creatura».
Un musical da guardare, ma soprattutto da ascoltare, perché se è con i movimenti scenici che i 40 performers del cast riescono a far rivivere, pur nell’essenzialità della scenografia, l’ambientazione nella Londra vittoriana dell’opera, sono però le bellissime musiche pop di Frank Wildhorn (su libretto di Leslie Bricusse) a coinvolgere lo spettatore.
Smaltita l’euforia del trionfo sanremese, Di Tonno confessa: «La vittoria al Festival l’ho presa come riconoscimento per tanti anni di sacrifici. Il palcoscenico dell’Ariston mi ha dato visibilità e finalmente ora potrò togliermi lo sfizio di un album». Tra un mesetto, infatti, uscirà Santa Fè, una raccolta di 11 canzoni tra il pop e il rock in cui, con ironia e disincanto, racconta gli ultimi dieci anni della sua vita.
Ci saranno anche due duetti con Lola Ponce: il sanremese Colpo di fulmine e Come stai: «Siamo grandi amici e tra noi c’è un ottimo feeling artistico. Forse ci ritroveremo ancora insieme in Pia de’ Tolomei, il musical di Gianna Nannini da cui è stata tratta la canzone del Festival; ma per ora non c’è niente di definito».
Dopo la breve tournée milanese di Jekyll & Hyde e la promozione del disco, Di Tonno anticipa un suo ritorno al ruolo di Quasimodo per qualche data straordinaria del cocciantiano Notre Dame, all’Arena di Verona e forse anche all’Arcimboldi di Milano.
Nel suo futuro non vede solo il musical, perché vorrebbe continuare a coltivare la sua passione di cantautore: «Solo in Italia ti appiccicano le etichette. Per tanti anni mi sono proposto alle case discografiche e mi rispondevano che facevo musical. Forse ora le cose cambieranno…».