La condanna unanime per qualsiasi gesto di violenza, in Francia come in Nigeria, la necessità di dare una risposta comune al clima di paura diffusa, scontro ideologico e rifiuto di ogni diversità, soprattutto religiosa, e la volontà di lavorare per una convivenza pacifica e rispettosa dell’individualità di ciascuno. Da queste idee comuni, a un mese dai tragici fatti di Parigi, è nata Rime in dialogo. Pace in versi, in programma domenica 8 febbraio, alle 18, alla Fondazione Casa della carità (via Francesco Brambilla 10, Milano).
Alle azioni terroristiche compiute in nome della religione e alle reazioni di chiusura che istigano alla “guerra di civiltà”, la Fondazione oppone la riscoperta di quell’umanità e di quella fratellanza che consentono di affrontare le difficili sfide poste da una società plurale. Alle violenze, alle urla e agli insulti, la risposta delle parole e dei sentimenti più profondi dell’uomo, con la poesia che fa restare umani.
Nessuno è tanto ingenuo da ritenere che sia sufficiente affidarsi unicamente alla cultura e all’arte per risolvere le grandi questioni della contemporaneità, ma è solida la convinzione che solo ripartendo dalle diverse culture sia possibile costruire un dialogo che non nasconda i problemi ma si impegni a risolverli.
Dalla Biblioteca del Confine della Casa della carità, dedicata al cardinale Carlo Maria Martini, uomo che ha sempre fatto del dialogo una priorità, ecco la proposta di un momento di incontro e riflessione rivolto a tutti i cittadini di Milano nel quale ciascuno potrà partecipare leggendo, o semplicemente ascoltando, brani di diverse culture che parlano di amicizia, fraternità, dialogo, convivenza e pace. Scritti contemporanei o grandi classici del passato, in italiano o in altre lingue, brani in prosa o in poesia, testi di canzoni o di opere teatrali, filastrocche o rime rap: tutte le espressioni possono convivere in questa serata, ma sempre con l’intento di rispettare il tema e lo spirito dell’incontro.
Chi condivide lo spirito e la modalità dell’iniziativa, singoli cittadini o realtà sociali, può liberamente aderire e soprattutto partecipare all’appuntamento di domenica.