Tredici artisti di 9 Paesi, 23 canzoni, 13 generi musicali, oltre 10 anni di lavoro. Sono queste alcune delle cifre di Campus, il nuovo musical del Gen Rosso, che torna sulle scene con un’opera dal respiro mondiale, che affronta tematiche coraggiose che spaziano dal dialogo interculturale, alle diverse forme di terrorismi, alla giustizia e al problema della distribuzione delle ricchezze, fino alle sfide dell’ecologia e dell’integrazione.
Andrà in scena il 17 e 18 aprile alle 21 presso il Cineteatro San Luigi di Concorezzo (MB). Un’opera dal respiro mondiale, che si rivolge a giovani e adulti, famiglie e ragazzi di ogni credo e cultura: un’ora di arte, musica, spettacolo con lo sguardo rivolto all’umanità, alle sue sfide, alle sue ricchezze spesso sconosciute.
CAMPUS, LA STORIA – Sullo sfondo di un tempo, quello attuale, segnato dal dramma di paure e odio globalizzati, s’intrecciano le storie di un gruppo di studenti. Provengono da mondi diversi e culture contrapposte, ciascuno con i propri sogni e progetti per il futuro ed un presente marcato da un faticoso carico di ferite, angosce e domande. Al campus della Hopetown University sono molti gli interessi in ballo, spesso in netto contrasto. E’ un microcosmo che richiama lo scacchiere multietnico delle nostre città, ma anche quello internazionale che vede ogni giorno popoli contrapporsi dietro pretesti etnico-religiosi ed economico-difensivi. Ma proprio quando tutto sembra sgretolarsi, emerge una proposta.
CAMPUS, PROGETTO CULTURALE – In collaborazione con l’Istituto Universitario internazionale Sophia di Loppiano (FI) è nato un progetto culturale. “La stringente attualità e l’urgenza delle tematiche che il musical affronta offre occasioni di approfondimento, dialogo e apertura ai temi del multiculturalismo e alle sfide dell’integrazione – spiega Valerio Gentile – attraverso tavole rotonde, laboratori di dialogo, conferenze e dibattiti si offrirà al pubblico la possibilità di un confronto diretto con la proposta del Gen Rosso, ampliata da esperti e testimoni di diversi ambiti”.