Dal 31 maggio tutti i giovedì, sabato e domenica, una baracca di burattini anima il giardino della Triennale. Un pubblico di ogni età può ritrovare così una delle forme teatrali più allegre e giocose, con storie che attingono agli antichi canovacci della Commedia dell’Arte messe in scena da Daniele Cortesi, che da oltre trent’anni presenta i suoi spettacoli nel rispetto della tradizione popolare lombarda sulla scia del suo maestro Benedetto Ravasio.
Proprio intorno al Castello Sforzesco, esattamente 120 anni fa, nel maggio del 1894, venivano allestiti i padiglioni delle Esposizioni Riunite, vero e proprio Expo dell’epoca. Per l’occasione venivano predisposti «divertimenti straordinari e modernissimi, che rappresentano lo sforzo massimo dell’immaginativa, la ricerca smaniosa del nuovo»: la ferrovia aerea, il Toboga, le Montagne Russe e la Torre Stigler, simile alla Torre Eiffel, anch’essa con l’ascensore che sale al suo interno. E «di sera il pubblico piccino ha i suoi minuscoli teatri, ove Gioppino rinnova le sue gesta a colpi di bastone (…), mentre le orchestre e le bande fanno della buona musica. Divertimenti popolari e intellettuali ad un tempo, accessibili e graditi al pubblico di ogni ceto»: così si legge in un giornale dell’epoca. Da quel maggio del 1894 sono trascorsi esattamente 120 anni. Eppure, nonostante tutto questo tempo, oggi più di allora basta assistere a uno spettacolo di burattini per capire che, a dispetto di qualsiasi tecnologia, rimane intatta la magia di un teatro che sa parlare direttamente al cuore del suo pubblico.
Riprendendo questa antica forma di teatro, quella che più mescola i generi e che trasversalmente unisce le culture di tutto il mondo, e dando ad essa nuova speranza e futuro, Crt Milano e Triennale Design Museum propongono, nell’ambito delle attività di TdmEducation, sezione didattica del museo, una lunga serie di spettacoli di burattini all’interno degli stessi giardini, affidandone la cura a uno dei pochissimi burattinai che continuano l’arte del Teatro dei Burattini di tradizione popolare. Nel solco della migliore tradizione il bergamasco Daniele Cortesi si occupa personalmente di tutti gli aspetti del proprio lavoro, da quelli artistici a quelli artigianali: scolpisce i burattini nel legno di cirmolo, dipinge i fondali di scena, scrive i testi di fiabe, commedie e avventure, e dà vita, voce e anima ai dieci – e più – personaggi.
Tre saranno i pezzi di repertorio presentati: la fiaba …e vissero felici e contenti, vero e proprio cavallo di battaglia della compagnia dei Burattini di Daniele Cortesi, la divertente commedia Arlecchino malato d’amore e Gioppino e il mistero del castello. Protagonista dei tre spettacoli è il personaggio bergamasco di Gioppino. Vero e proprio eroe popolare, Gioppino, «dalle scarpe grosse e il cervello fino», diventa sempre e subito amico dei bambini, sia per la sua contagiosa simpatia, sia per quel suo modo di parlare scorretto e sgrammaticato che fa tanto ridere. I tre spettacoli sono stati selezionati dalla Regione Lombardia tra le migliori proposte di Teatro Ragazzi.