Prassi artistica e insieme etica, Medicina Narrativa è un filone di ricerca che il Teatro Officina coltiva da diversi anni insieme a medici, infermieri e badanti, raccogliendo ed elaborando le storie e le narrazioni di chi ha attraversato o accudito il dolore. È una pratica che si sta ampiamente diffondendo negli ospedali così come nei corsi di laurea in Scienze mediche e in Scienze della formazione: l’obiettivo non è solo quello di umanizzare una medicina soffocata dalla tecnica, ma pure di rintracciare e sviluppare le sensibilità artistiche del medico e del malato, perché aprano la strada all’ascolto, all’empatia, alla conoscenza di sé. La malattia diventa così un percorso di conoscenza, di apertura al dolore (proprio e altrui) e alla vita interiore, alla dimensione invisibile – ma altrettanto costitutiva – della realtà.
La rassegna – che accosta narrazioni, letteratura classica, testi teatrali scritti da medici e la grande visione di Lev Tolstoj ne La morte di Ivan Il’ič -, prodotta dal Teatro Officina in collaborazione con la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Milano e con l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, si apre il 17 e 18 gennaio (feriali ore 21, festivi ore 16) con materiali elaborati da medici e infermieri: La storia di Celestina con Cristiana Gerosa, Il Neoplastico, con Stefano Grignani, Lettera al Curante con Daniela Airoldi Bianchi e La visita di Marco Venturino, con Massimo de Vita e Luana Spagnoli. Regia di Massimo de Vita.
Info e prenotazioni: Teatro Officina (via S. Elembardo 2, Milano; tel. 02.2553200; cell. 3491622028; fax. 02.27000858; info@teatroofficina.it; www.teatroofficina.it)