Continua l’alleanza tra Csi e sport professionistico. Per la prima volta nella storia gli Oratori ambrosiani saranno protagonisti di un Campionato del Mondo. Al Mediolanum Forum di Assago, dall’8 al 12 ottobre, si svolgerà la fase finale del Mondiale di pallavolo femminile, del cui Comitato Organizzatore Locale fa parte anche il Csi. E alle 24 Nazionali che giocheranno il Mondiale sono “abbinate” altrettante squadre oratoriane, composte da atlete dai 15 ai 18 anni, che gareggeranno per tutta la giornata di venerdì 5 settembre nel palazzetto del Centro Pavesi Fipav di Milano: le due finaliste potranno assistere a una gara della fase finale dei Mondiali.
La presentazione del Mondiale degli Oratori è avvenuta martedì presso il centro Pavesi Fipav di Milano. Erano presenti il Direttore esecutivo del Col Adriano Pucci Mossotti, i presidenti nazionale e provinciale del Csi Massimo Achini e Giuseppe Valori, l’assessore allo Sport della Regione Lombardia Antonio Rossi, l’assessora allo Sport del Comune di Milano Chiara Bisconti, Claudia Giordani, delegata provinciale del Coni, Fabio Pizzul (consigliere regionale) e Cesare Cadeo.
Il sorteggio per gemellare le squadre dei 24 oratori della Diocesi di Milano alle 24 nazionali partecipanti ai Mondiali è stato portato a termine grazie alla collaborazione di due ospiti d’eccezione come Andrea Zorzi e Sara Anzanello, entrambi campioni del mondo con la maglia della nazionale italiana. Presenti anche alcune giocatrici delle 24 squadre che parteciperanno al torneo, emozionate e felici di essere protagoniste di un vero Mondiale di volley.
«Per la prima volta – ha sottolineato Massimo Achini – gli oratori partecipano a una manifestazione importante come un Mondiale. Per me è una grande gioia essere qui così come lo è stato collaborare con il Col Milano nel corso di tutta l’estate». «Credo molto nella funzione educativa degli oratori – ha aggiunto Antonio Rossi – e nei valori che riescono a trasmettere tramite lo sport». «La magia di questo evento – ha detto Chiara Bisconti – sta nel riuscire a portare una sfida di livello mondiale a contatto diretto con tutta la città, che è anche l’obiettivo del nostro lavoro». «Mi piace l’idea di un Mondiale degli Oratori – è stato il commento di Zorzi – perché promuove lo sport senza lasciare da parte la competitività: giocare senza provare a vincere non ha senso, non dimentichiamolo».