È decisamente un’estate d’oro, sotto il profilo sportivo, per la Spagna. A dare il “la” è stato Rafa Nadal, suggellando il proprio ritorno ai vertici del tennis mondiale con la vittoria di Wimbledon, il torneo più prestigioso, ma forse anche il meno congeniale ai mezzi e alle caratteristiche del tennista iberico, che dopo i problemi fisici patiti l’anno scorso ora pare non avere effettivamente punti deboli.
Poi è toccato alla Roja, la Nazionale di calcio, capace di rispettare il pronostico che la poneva tra i favoriti ai Mondiali sudafricani. La squadra di Del Bosque ci arrivava da campione d’Europa e, dopo l’inciampo iniziale con la Svizzera, non ha più smesso di vincere, fino alla finale con l’Olanda. Il coronamento di un periodo magico per una schiera forse irripetibile di campioni, da Pujol a Xavi, da Iniesta a Villa.
L’apoteosi domenica scorsa. Nei motori un doppio trionfo. In Germania Fernando Alonso ha riportato alla vittoria la Ferrari: un successo “macchiato” dai sospetti sul sorpasso combinato al compagno di squadra Massa, ma che riapre la strada verso il titolo mondiale per un pilota che ha conquistato ilo casco iridato già due volte. E verso il Mondiale vola anche Jorge Lorenzo nella Moto Gp: la sua ascesa è sicuramente agevolata dai problemi di Valentino Rossi – alle prese con un recupero esaltante, ma complesso, dopo la frattura alla gamba -, ma la disinvoltura con cui Lorenzo si è sbarazzato della concorrenza “domestica” di Pedrosa è indiscutibile.
E, sempre domenica, Alberto Contador ha vinto il suo terzo Tour de France. Sembra sempre sul punto di complicarsi la vita, Contador – l’anno scorso con la “guerra” strisciante contro Armstrong, scomodo compagno di squadra; quest’anno con il duello psicologicamente logorante con Andy Schleck -, ma resta sicuramente l’atleta più attrezzato e completo per le corse a tappe.
Felice combinazione temporale di tanti campioni al top in tante discipline? Sicuramente, se a quelli già citati si aggiungono, per esempio, il Pau Gasol protagonista della vittoria di Los Angeles nel basket Nba, e, per restare al ciclismo, il campione olimpico Sanchez e il veterano Freire, che quest’anno ha già vinto la Milano-Sanremo e ora mette nel mirino il campionato del mondo (e per lui sarebbe il quarto). Ma dietro i trionfi spagnoli c’è anche l’affermazione di un modello sportivo da prendere ad esempio. Anche da noi. È decisamente un’estate d’oro, sotto il profilo sportivo, per la Spagna. A dare il “la” è stato Rafa Nadal, suggellando il proprio ritorno ai vertici del tennis mondiale con la vittoria di Wimbledon, il torneo più prestigioso, ma forse anche il meno congeniale ai mezzi e alle caratteristiche del tennista iberico, che dopo i problemi fisici patiti l’anno scorso ora pare non avere effettivamente punti deboli.Poi è toccato alla Roja, la Nazionale di calcio, capace di rispettare il pronostico che la poneva tra i favoriti ai Mondiali sudafricani. La squadra di Del Bosque ci arrivava da campione d’Europa e, dopo l’inciampo iniziale con la Svizzera, non ha più smesso di vincere, fino alla finale con l’Olanda. Il coronamento di un periodo magico per una schiera forse irripetibile di campioni, da Pujol a Xavi, da Iniesta a Villa.L’apoteosi domenica scorsa. Nei motori un doppio trionfo. In Germania Fernando Alonso ha riportato alla vittoria la Ferrari: un successo “macchiato” dai sospetti sul sorpasso combinato al compagno di squadra Massa, ma che riapre la strada verso il titolo mondiale per un pilota che ha conquistato ilo casco iridato già due volte. E verso il Mondiale vola anche Jorge Lorenzo nella Moto Gp: la sua ascesa è sicuramente agevolata dai problemi di Valentino Rossi – alle prese con un recupero esaltante, ma complesso, dopo la frattura alla gamba -, ma la disinvoltura con cui Lorenzo si è sbarazzato della concorrenza “domestica” di Pedrosa è indiscutibile.E, sempre domenica, Alberto Contador ha vinto il suo terzo Tour de France. Sembra sempre sul punto di complicarsi la vita, Contador – l’anno scorso con la “guerra” strisciante contro Armstrong, scomodo compagno di squadra; quest’anno con il duello psicologicamente logorante con Andy Schleck -, ma resta sicuramente l’atleta più attrezzato e completo per le corse a tappe.Felice combinazione temporale di tanti campioni al top in tante discipline? Sicuramente, se a quelli già citati si aggiungono, per esempio, il Pau Gasol protagonista della vittoria di Los Angeles nel basket Nba, e, per restare al ciclismo, il campione olimpico Sanchez e il veterano Freire, che quest’anno ha già vinto la Milano-Sanremo e ora mette nel mirino il campionato del mondo (e per lui sarebbe il quarto). Ma dietro i trionfi spagnoli c’è anche l’affermazione di un modello sportivo da prendere ad esempio. Anche da noi.
Successi
Spagna, continua il momento d’oro
Dopo Nadal, la Nazionale di calcio. E ora, in una sola domenica, Alonso, Lorenzo e Contador...
di Mauro COLOMBO Redazione
30 Luglio 2010