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Sirio 18 - 24 novembre 2024
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27 aprile

La Nazionale di calcio amputati
per la prima volta all’estero

Ad Annecy, per l’amichevole contro la Francia, il debutto internazionale della compagine creata dal Centro Sportivo Italiano

24 Aprile 2013

È cominciato tutto nel 2011, con la confidenza quasi sussurrata via YouTube da un dodicenne di provincia, nato senza una gamba: «Voglio giocare a pallone in una squadra vera». Da allora il Centro Sportivo Italiano ha realizzato passo dopo passo il sogno dell’adolescente Francesco Messori e ha cambiato le proprie regole a tempo di record per permettergli di iscriversi ai propri tornei ufficiali. Sempre sfruttando il megafono del web, Messori ha quindi reclutato altri ragazzi amputati appassionati di calcio, avviando il percorso per costruire una squadra completa. Così il Csi – con Messori, che di quella squadra è diventato il capitano – ha dato vita alla Nazionale Calcio Amputati.

Il resto è una storia ancora da scrivere: sabato 27 aprile la neonata Nazionale disputerà ad Annecy (Francia) la prima partita internazionale contro l’analoga rappresentativa transalpina. Per gli azzurri si tratterà di una trasferta tutt’altro che facile, considerato che i colleghi francesi sono in attività già da qualche anno e vantano una buona esperienza internazionale, con il picco costituito dalla partecipazione alla Coppa del Mondo del 2012 in Argentina.

«La squadra che scenderà in campo in Francia è realmente la Nazionale del Csi – spiega il presidente nazionale Massimo Achini -. Questi ragazzi “in gamba” hanno l’onore e il privilegio di rappresentare tutta l’associazione e oltre 900 mila tesserati. Abbiamo affidato loro questo compito perché per noi la cosa più importante è essere campioni nella vita e loro, in questo senso, non sono secondi a nessuno. Tutto il Csi segue la loro trasferta in Francia con entusiasmo. Dietro tutto questo c’è un grande impegno del Csi per tutta l’attività per i disabili. Un impegno che vogliamo “lanciare e rilanciare” perché per noi costituisce una delle priorità di questi anni».

Il team italiano è un condensato di storie coraggiose, tutte da raccontare. Tra loro c’è Luca, un anno e mezzo fa vittima di un incidente in scooter. Poi il 29enne Stefano, a 11 anni con un tumore da combattere. Di origine moldava è Constantin, “adottato” da una società del Csi di Rho con la quale si allena regolarmente. Residenti in ogni angolo della penisola, si riuniscono per allenarsi insieme quando e dove possono, convocati dai due mister emiliani Paolo Sarzana e Renzo Vergnani, più o meno una volta al mese, come è avvenuto nel primo scorcio del 2013: a gennaio a Fano, a febbraio a San Donnino (Modena) il 9 e 10 marzo a Gabicce Mare, ultimo richiamo effettuato a Lido Di Camaiore ai primi di aprile. Quando non sono insieme trovano accoglienza e ospitalità nelle società sportive del Csi delle città in cui risiedono.

Ora si trovano davanti questa nuova sfida, una partita per entrare nel contesto internazionale. A seguito di questa prima amichevole il progetto prevede l’ingresso nella World Amputee Football Federation (WAFF) e incontri con analoghe rappresentative di Germania, Gran Bretagna e Giappone. Francesco e i suoi compagni dimostrano che anche senza una gamba si può correre molto lontano. La missione azzurra oltralpe avrà come capodelegazione Anna Maria Manara, referente sport – disabili Csi, membro del Consiglio Nazionale del Cip.

La Rosa

Costantin Bostan, Daniele Braglia, Salvatore Iudica, Emanuele Leone, Lorenzo Marcantognini, Arturo Mariani, Davide Obino, Gianni Sasso, Roberto Sodero, Stefano Starvaggi, Riccardo Tondi, Mauro Tufano, Francesco Messori (capitano), Luca Zavatti (giocatore e coach), Renzo Vergani (coach), Marcello Lusetti e Francesca Mazzei (team manager), Anna Manara (presidente e referente nazionale Sport e Disabili Csi).