Si ricomincia. Mentre si continua a trattenere il respiro per capire se un’icona come Michael Schumacher potrà avviarsi o meno verso una fase meno critica della sua vita, il mondo dei motori è pronto a rimettersi in moto, perché come sempre, lo spettacolo deve continuare: per la Formula Uno si parte già questa domenica con il Gp di Australia, mentre una settimana dopo, le due ruote nel Qatar daranno il fuoco alle polveri per l’esordio del MotoGp. Inutile dire che l’attesa dei milioni di appassionati delle due e delle quattro ruote è grandissima, anche perché dietro le spalle si sono lasciate annate fatte soprattutto di cocenti delusioni. Soprattutto i tifosi del Cavallino non vogliono più sentire ragioni: stanchi del dominio incontrastato delle Red Bull chiedono a gran voce che questo sia l’anno del riscatto. E per diventarlo, al di là dei proclami di un presidente Montezemolo che è quasi in riserva come pazienza, a Maranello sanno che devono partire fortissimo, approfittando anche dell’evidente ritardo della scuderia campione in carica. Per la prima volta infatti, la tecnologia che in questi anni ha sempre fatto volare le monoposto Red Bull, stavolta sembra annaspare, come hanno mostrato in maniera eloquente tutti i test che si sono succeduti, da Jerez a Sakhir, per concludere in Bahrain.
A Melbourne, quindi, le due punte di diamante del Cavallino, Alonso e Raikkonen dovranno cominciare a tutto gas, anche se Mercedes e Williams vorranno ugualmente avvantaggiarsi rispetto al “cannibale” Vettel, che seppur in difficoltà tecnologica, venderà comunque cara la pelle fin dalla prima curva. Difficile però fare pronostici perché i cambiamenti tecnici e di regolamento potrebbero regalare molte sorprese a livello di gerarchie. Con la componente aerodinamica completamente rivista, il ritorno dei motori turbo, in questa stagione scenderà forse l’importanza dei pneumatici e dell’aspetto elettronico, con funzioni che variano dall’aumento di potenza al risparmio di carburante.
Anche in MotoGp ci si aspetta delle novità e soprattutto c’è motivo di credere che questo possa essere l’ultima grande stagione per Valentino Rossi, che nei test di Phillip Island ha spremuto la nuova Yamaha, provando due gomme diverse e risultando terzo assoluto nei test. Se il fuoriclasse marchigiano dimostrerà di avere ancora voglia e sarà supportato adeguatamente a livello tecnico, potrebbe diventare l’ago della bilancia nel duello, che quest’anno si annuncia ancora più spietato, tra il giovanissimo campione Marquez e un Lorenzo smanioso di rivincita.