«Perché ho iniziato a correre? Perché tutti mi dicevano che sarei caduta. L’ho fatto per ripicca, ma anche per curiosità. Adesso l’obiettivo è preparami per qualificarmi alle Paralimpiadi di Londra 2012. Quando corri ti senti viva: io non ho pianto la prima volta che ho camminato, mentre ho pianto per l’emozione la prima volta che ho corso».
Così Giusy Versace, campionessa paralimpica, sintetizzava il suo stato d’animo, le sue emozioni e i suoi obiettivi in una intervista rilasciata tempo fa a Famiglia Cristiana. Dopo un incidente che le ha tranciato le gambe, è diventata la prima donna italiana amputata di entrambi gli arti a correre con l’ausilio di protesi speciali e a vincere il titolo nazionale dei 100 metri. Oggi è detentrice del record europeo della specialità.
Giusy Versace – tra l’altro ospite a una recente edizione del Natale degli Sportivi – sarà protagonista del momento di spiritualità che la Commissione Diocesana per lo Sport propone a tutti gli operatori sportivi sabato 10 marzo, dalle 9.30 alle 12, presso il Centro Schuster (via Feltre 100, Milano). «Un’occasione per rimotivare il proprio impegno educativo nel mondo dello sport – spiega il responsabile della Commissione don Alessio Albertini -, ritrovando l’energia, la passione, l’entusiasmo proprio in Chi ha speso la propria vita per amore degli altri».
Ecco il programma:
ore 9.30: preghiera introduttiva
ore 9.45: riflessione di don Alessio Albertini
Break
ore 10.45: testimonianza di Giusy Versace
ore 11.30: S. Messa e conclusione
Occorre comunicare la propria partecipazione a sport@diocesi.milano.it