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Calcio giovanile

Al via la 13a Danone Nations Cup

In occasione del torneo organizzato con la partnership del Csi, presentata un’indagine condotta tra i calciatori dai 10 ai 12 anni e i loro allenatori sulla sana alimentazione e su corretti stili di vita da imparare anche in campo

12 Aprile 2012

I ragazzi che fanno sport hanno uno stile di vita e si nutrono nel complesso meglio rispetto ai loro coetanei. Questo il dato più rilevante della ricerca realizzata dal professor Michelangelo Giampietro, docente di Alimentazione presso la Scuola dello Sport del Coni di Roma e membro del Board scientifico della Fondazione Istituto Danone, in collaborazione con Danone spa e il Centro Sportivo Italiano.

L’indagine ha riguardato 1053 ragazzi dai 10 ai 12 anni appartenenti alle squadre protagoniste della Danone Nations Cup 2011 e reclutate tramite il Csi, partner tecnico dell’evento e realtà associativa che aggrega in nome dei veri valori dello sport quasi un milione di giovani italiani, a cui si aggiungono circa 500 mila adulti. La ricerca ha inoltre coinvolto 139 allenatori che hanno fornito le proprie valutazioni su stili di vita e modalità di allenamento dei propri ragazzi.

Alcuni dati sono esemplificativi di un percorso che il mondo dello sport sta compiendo in tema di formazione per un corretto stile di vita: il 70% dei ragazzi intervistati, per esempio, fa merenda tutti i giorni (contro il 39% segnalato da una ricerca patrocinata nel 2011 dal Ministero della Gioventù). Questo dimostra quanto la buona pratica del pasto nel pomeriggio sia entrata nelle abitudini dei giovani sportivi.

Ma anche su colazione e pranzo/cena i giovani sportivi sono decisamente più attenti rispetto alla media italiana: il 92% consuma un pasto al risveglio (contro il 61% dei coetanei), mentre ai pasti principali pasta, riso e cereali in genere vengono consumati tutti i giorni dal 38% degli intervistati, mentre pizza, patate fritte o panini sono i cibi abituali della media italiana rilevata dall’ultima ricerca del Ministero della Gioventù.

«Vale tuttavia la pena segnalare – osserva il professor Giampietro – che il campione intervistato ha manifestato una scarsa propensione al consumo quotidiano di frutta e verdura, consumo insufficiente rispetto alle cinque porzioni comunemente consigliate: solo il 26% dei ragazzi, infatti, dichiara di mangiare frutta tutti i giorni in occasione dei pasti principali e la percentuale crolla ulteriormente in relazione ai consumi di verdure e ortaggi (8%)». Anche in termini di idratazione lo sport è decisamente un alleato importante : l’84% dei ragazzi beve acqua durante gli allenamenti, integrando nella maniera più corretta la perdita di liquidi.

E poi movimento chiama movimento: dal punto di vista sportivo, il 92,2% dei ragazzi partecipa a 2/3 sedute di allenamento alla settimana, della durata media di un’ora e mezza/due ore ciascuna, partite escluse; inoltre, nella vita quotidiana, il 34% va a scuola a piedi; il 5% in bicicletta mentre solo il 15% della media italiana sceglie di abbandonare la scelta del mezzo a motore. Va tuttavia segnalato che buona parte del tempo extra-scolastico viene dedicato ad attività sedentarie: il 71% del campione, infatti, dedica dalle due alle quattro ore a compiti, tv, computer e videogiochi.

«I risultati della ricerca sono nel complesso incoraggianti e non ci sorprendono – dichiara Massimo Achini, presidente del Csi -, anche se c’è ancora molto da fare. Siamo convinti che lo sport possa essere un veicolo di formazione eccellente anche nell’educare a vivere in armonia con il proprio corpo. Oggi la partita più importante da vincere resta quella dell’educazione dei ragazzi e dei giovani. Non a caso lo slogan della stagione Csi recita: “L’educazione sfida lo sport”. Far giocare i ragazzi è uno dei modi più concreti di incontrare i valori della vita. La Danone Nations Cup non è solo un torneo, né una semplice manifestazione, ma è una straordinaria esperienza di educazione alla vita. Per tale motivo il Csi è orgoglioso di condividere l’iniziativa, con la certezza che, nell’anno delle Olimpiadi e dell’Europeo di calcio, la Finale mondiale della Dnc 2012 a Varsavia, sarà per il Csi quella dal valore più grande».