Il 1° agosto è deceduto mons. Mario Isidoro Cazzaniga. “Decano” dei presbiteri ambrosiani.
Nato a Barzanò (Lc) il 16/10/1915
Ordinato sacerdote in S. Tecla nel Duomo di Milano il 03/06/1944
– Dal 1944 Vicario parrocchiale a Besana in Brianza (MB)
– Dal 1955 Delegato Arcivescovile presso l’Ospedale di Monza
– Dal 1959 Parroco presso l’Ospedale di Monza
– Dal 1986 al 2015 Incaricato c/o Sanità presso l’Ospedale Civico S. Gerardo a Monza
– Dal 1986 al 2016 Vicario parrocchiale ospedaliero a S. Gerardo dei Tintori in Ospedale a Monza
– Dal 2011 Canonico maggiore onorario a S. Ambrogio a Milano
– Dal 2015 Residente a Monza presso la Residenza “S. Pietro alla Meridiana”.
Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della Parrocchia S. Giovanni Battista di Monza
Carissimi fedeli, partecipo al vostro cordoglio per la morte di Monsignor Mario Isidoro Cazzaniga, decano del presbiterio diocesano, e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio. Il Signore Gesù, nel suo disegno di amore, ha chiamato a Sé questo nostro fratello dopo una lunga vita sacerdotale e siamo certi che lo ha già accolto nel Regno di luce dove può contemplare quella Verità da lui sempre cercata e amata. Ordinato nel 1944 dal beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, dopo la sua prima esperienza pastorale come vicario parrocchiale di Besana Brianza, ricordata sempre con affetto e commozione, nel 1955 fu chiamato a svolgere l’incarico di Cappellano presso l’Ospedale San Gerardo di Monza che ha mantenuto per sessant’anni. È, questo, un compito delicato e difficile, che richiede una fede profonda e una grande maturità spirituale. Solo chi sente viva nel suo animo la speranza cristiana può trovare le parole giuste per dare conforto e aiuto a chi sperimenta la solitudine e l’oscurità della sofferenza. E don Mario riusciva a trovare quelle parole, perché esse nascevano da un cuore ricco di fede e di amore per il Signore, e donava agli ammalati l’unica speranza che non delude e che dà un senso anche al nostro dolore. Serbava un grande amore per l’Eucaristia, che in quest’ultimo periodo celebrava nella sua stanza presso la Casa di Riposo San Pietro di Monza, e una devozione affettuosa e consolante alla Vergine Maria che lo accompagnò e lo sostenne nello scorrere della sua lunga vita. Oggi ringraziamo don Mario per la sua testimonianza e per i tanti esempi evangelici che ci ha lasciato, a partire da quello della fedeltà e della perseveranza, e lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre celeste. A lui chiediamo che continui a vegliare sul nostro pellegrinaggio terreno nell’attesa di ritrovarci tutti insieme nel cuore misericordioso di Dio. Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore