Oggi, 15 maggio, è morto mons. Camillo Locati.
Nato a Macherio (Mb) il 30/3/1922.
Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 15/6/1946.
Cappellano di Sua Santità dal 1998.
– Dal 1946 al 1958 Vicario parrocchiale a Marcallo
– Dal 1958 al 1966 Vicario parrocchiale a Seveso
– Dal 1966 al 1998 Parroco a Carugate – S. Andrea Apostolo, poi Residente.
Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia S. Andrea Apostolo di Carugate
Carissimi,
partecipo con commozione al vostro cordoglio per la scomparsa di monsignor Camillo Locati, figura sacerdotale strettamente legata alla vostra comunità.
Ordinato nel 1946, dopo i primi incarichi a Marcallo e a Seveso, nel 1966 assunse la responsabilità della vostra parrocchia di S. Andrea. Erano quelli gli anni di profondo cambiamento per la Chiesa e la società tutta. Il periodo post-conciliare e un’immigrazione massiccia trovarono in don Camillo un sacerdote con un gran senso di responsabilità e quella autorevolezza necessaria per guidare i fedeli nel cammino quotidiano. Il suo attaccamento alla comunità fu caratterizzato anche da un forte impegno nella società civile e nel sociale: sono molti gli abitanti di Carugate che lo ringraziano per il lavoro che trovarono grazie a lui. Don Camillo seppe far fronte alle esigenze di una comunità in crescita ampliando la chiesa, costruendo l’oratorio e la casa di riposo. Non dimenticò poi la casa parrocchiale che fece ristrutturare per il suo successore. Lasciò una forte impronta in tutta la società che lo ricambiò ricordando con affetto il suo cinquantesimo di presenza a Carugate e il suo settantesimo anniversario di ordinazione. Fu un modo per manifestare la riconoscenza di tutti a questo sacerdote che tanto aveva donato alla Chiesa e che, fino a quando il carico d’anni glielo consentì, continuò ad assicurare un aiuto discreto e costante.
È difficile racchiudere in poche parole la vita di questo sacerdote, ma sono certo che tutti quelli che l’hanno conosciuto e hanno potuto apprezzare il suo operato conserveranno nel cuore il suo esempio e i suoi insegnamenti.
Ora chiediamo a don Camillo di vegliare sul nostro cammino mentre lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre.
Con affetto vi benedico.