Il 20 dicembre è deceduto don Sandro Re, residente con incarichi pastorali nella Comunità pastorale “Maria Aiuto dei Cristiani” a Cavaria con Premezzo (Va), dove è stato parroco dei Santi Quirico e Giulitta dal 1986 al 2009. Nato a Nerviano (Mi), il 12 settembre 1934, e ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 21 giugno 1958, è stato anche parroco a Peveranza di Cairate (Va), dal 1973 al 1986, e vicario parrocchiale a Pertusella di Caronno (Va), dal 1958 al 1972, e a Lainate (Mi), dal 1972 al 1973.
Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
Santi Quirico e Giulitta di Cavaria con Premezzo
Carissimi fedeli, partecipo con viva commozione al vostro cordoglio per la morte di don Sandro Re e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio. Don Sandro venne ordinato nel 1958 dal Cardinale Giovanni Battista Montini e sono certo che avrà vissuto con particolare commozione la beatificazione del vescovo, che diede avvio al suo cammino sacerdotale. I primi incarichi lo portarono a Pertusella, a Lainate, a Peveranza. Nel 1986 assunse la responsabilità della vostra comunità dei Santi Quirico e Giulitta, dove scelse di rimanere anche quando rimise il mandato. Qui si prodigò in ogni modo per il bene della comunità, operando senza clamori per ristrutturare la chiesa parrocchiale, la chiesetta di San Rocco e l’oratorio. Curò in modo particolare la Scuola Materna, mantenendo fino all’ultimo la carica di Presidente. Voi tutti lo ricordate con affetto e riconoscenza per quanto vi ha donato negli anni del suo ministero, per la sua semplicità, per la sua paterna attenzione verso chiunque gli chiedeva consiglio e conforto. Fu una vita attiva quella di don Sandro, nonostante i tanti problemi di salute che segnarono la sua esistenza senza affievolire il suo spirito di servizio, la sua disponibilità a farsi prossimo nella testimonianza del Vangelo. Ora ringraziamo un’ultima volta don Sandro mentre lo affidiamo all’abbraccio misericordioso del Padre e gli domandiamo di continuare a vegliare sul nostro cammino. Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.