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Don Raffaello Ciccone

30 Aprile 2015

Oggi è morto don Raffaello Ciccone, incaricato arcivescovile per le Acli dal 1995, residente a Sesto San Giovanni – S. Giovanni Battista dal 2006. Nato a Milano il 23 agosto 1935 e ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 21 giugno 1958, laureato in Teologia nel 1987, dal 1995 al 2010 è stato responsabile dell’Ufficio diocesano per la Vita sociale e il lavoro e Delegato della Conferenza Episcopale Lombarda per la Pastorale del Lavoro. Inoltre, dal 2001 al 2006 era Coordinatore diocesano del Centro per la Pastorale della Vita quotidiana. In precedenza, dal 1958 al 1959 era stato Vice rettore del Collegio di Vimercate, poi Vicario parrocchiale dal 1959 al 1979 a Milano – S. Stefano e dal 1979 al 1986 a Milano – S. Marcellina; dal 1986 al 1995 parroco a Legnano – Santi Martiri Anauniani. 

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della parrocchia
S. Stefano di Sesto San Giovanni

Carissimi fedeli, sono vicino al vostro cordoglio per la scomparsa di don Raffaello Ciccone e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio. Fu un ministero intenso quello di don Raffaello, svolto sempre con passione e zelo nei tanti incarichi che gli vennero via via affidati. Dopo i primi impegni a Vimercate, a Milano e a Legnano, assunse la responsabilità dell’Ufficio per la Vita Sociale e il Lavoro. Furono anni complessi perché la società stava già mostrando incrinature in un ambito difficile e a volte conflittuale. Ma don Raffaello sapeva ascoltare, mediare per cercare comunque di trovare una soluzione che non gravasse sulla vita delle famiglie e delle comunità della nostra Diocesi. Fu allo stesso tempo incaricato arcivescovile per le Acli, così da essere a fianco di coloro che seguivano in varie forme il mondo del lavoro. Don Raffaello profuse queste sue caratteristiche di impegno generoso e attento anche nella parrocchia San Giovanni Battista dove assicurava la celebrazione quotidiana della S. Messa, la presenza in confessionale e seguiva un gruppo di ascolto e gli ammalati. Ricordiamo inoltre la Scuola biblica, a cui don Raffaello si dedicava con entusiasmo proponendo ogni anno la lettura e il commento di un libro della Bibbia. Fino all’ultimo non fece mancare il suo contributo. Molto significativi sono stati in questi anni i suoi interventi al Consiglio presbiterale. Ora, mentre lo affidiamo alla Misericordia del Padre, mi unisco a voi per ringraziare un’ultima volta don Raffaello per la sua passione ministeriale e per i tanti doni trasmessi alla nostra Chiesa. Con affetto, invoco su tutti voi la benedizione del Signore.