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Don Giuliano Lonati

13 Febbraio 2017

Ieri è morto don Giuliano Lonati.

Nato a Bareggio (Mi) il 15/12/1942.

Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 12/6/1976.

– Dal 1976 al 1979 Vicario parrocchiale a Casorate Primo.

– Dal 1979 al 1982 Vicario parrocchiale a Lissone – S. Pietro.

– Dal 1982 al 1987 Vicario parrocchiale a Milano – S. Andrea.

– Dal 1987 al 1989 Parroco a Siziano – S. Bartolomeo.

– Dal 1989 al 1996 Parroco a Osmate e Cadrezzate, poi residente con incarichi pastorali fino al 1997.

– Dal 1997 al 2000 Fidei Donum ad Asmara (Eritrea).

– Dal 2000 al 2002 Vicario parrocchiale a Cologno Monzese – Santi Marco e Gregorio.

– Dal 2002 al 2008 Fidei Donum a Huacho (Perù).

– Dal 2008 al 2014 Fidei Donum a Samsun, Izmir e Karsiyaka (Turchia).

– Dal 2014 al 2017 Fidei Donum a Huacho (Perù).

– Da febbraio 2017 Vicario parrocchiale a Milano – S. Michele Arc. e S. Rita.

Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli
della parrocchia Santi Nazaro e Celso di Bareggio

Carissimi,

partecipo con commozione al vostro cordoglio per la dipartita di don Giuliano Lonati, e mi unisco a tutti voi nell’elevare la preghiera cristiana di suffragio.

Il lungo ministero di don Giuliano, dopo un periodo nelle parrocchie della Diocesi, coincise essenzialmente con il suo servizio come fidei donum in Eritrea, in Perù e in Turchia. Sentì fortissima la chiamata missionaria e con coraggio prestò la sua attività sacerdotale, senza mai risparmiarsi, in situazioni difficili e complesse per il differente contesto sociale e religioso. Nella divulgazione del Vangelo il suo zelo pastorale, mosso dalla sua profondità di carattere e dalla capacità di adattamento alle circostanze, gli facilitò un buon rapporto con le comunità affidategli e con le Chiese sorelle. Era uomo di slanci generosi don Giuliano, uomo dalle forti emozioni esattamente come lo definì il cardinale Carlo Maria Martini per sottolineare la gratuità degli impulsi che lo spingevano ad agire. Tornato in Italia, la settimana scorsa rivide con commozione, in occasione dei funerali di don Proserpio, i suoi compagni di ordinazione: fu quasi una sorta di commiato dalla Chiesa che tanto aveva amato.

Ora salutiamo un’ultima volta don Giuliano ringraziandolo per quanto ci ha donato e affidandolo all’abbraccio misericordioso del Padre.

Con affetto vi benedico.