Sabato è morto don Ambrogio Marsegan.
Nato a Varese il 18/4/1959.
Ordinato sacerdote nel Duomo di Milano il 9/6/1984.
– Dal 1984 al 1991 Vicario parrocchiale a Dairago.
– Dal 1991 al 1996 Vicario parrocchiale a Milano – Angeli Custodi.
– Dal 1996 al 1999 Vicario parrocchiale a Cardano al Campo – S. Anastasio M.
– Dal 1999 al 2000 Collaboratore Oblati Missionari di Rho.
– Dal 2000 al 2010 Parroco a Somma Lombardo – S. Stefano.
– Dal 2010 al 2011 Amministratore parrocchiale a Varese – S. Grato e Vicario della Comunità pastorale “Maria Madre Immacolata”.
– Dal 2011 al 2015 Parroco a Taino – S. Stefano Prot.
– Dal 2015 Vicario della Comunità pastorale di Guanzate e Bulgarograsso – “S. Benedetto”.
Lettera dell’Arcivescovo ai fedeli della Comunità pastorale “S. Benedetto” – Parrocchia S. Agata di Bulgarograsso (Co)
Carissimi,
partecipo con commozione al vostro cordoglio per l’improvvisa dipartita di don Ambrogio Marsegan, sacerdote caro a voi tutti e alle tante persone che nel corso degli anni hanno trovato in lui un prezioso punto di riferimento per il loro percorso di fede.
Ordinato nel 1984, prima di essere destinato a questa Comunità pastorale don Ambrogio ha avuto modo di mettersi al servizio di numerose parrocchie della nostra Diocesi – Dairago, Angeli Custodi in Milano, Cardano al Campo, Somma Lombardo, Varese, Taino – e di collaborare con gli Oblati Missionari di Rho, testimoniando ovunque la sua profonda e viva amicizia con il Signore Gesù: era infatti un sacerdote che amava immergersi nella contemplazione, non solo celebrando intensamente l’Eucaristia, ma dedicando anche tempo alla contemplazione e alla meditazione personale. Per questo le sue predicazioni e le sue catechesi, accuratamente preparate, arrivavano al cuore, così come i consigli che offriva a coloro che lo accostavano per il sacramento della Riconciliazione o per un cammino di direzione spirituale. Tale sincera tensione interiore, coniugandosi con la sua umanità delicata, gentile e buona, lo rese sensibile e partecipe di fronte alle situazioni che incontrava, molto attento alle persone e concreto nel farsi vicino per un aiuto o una parola di consolazione. Desiderava però che le relazioni e il lavorare insieme fossero fonte di crescita nel Signore, per questo – seppur con eleganza e rispetto dell’altro – sapeva esprimere il suo punto di vista anche quando poteva risultare scomodo. Ebbe molto a cuore non solo la sua famiglia di origine – prendendosi cura della mamma e restando sempre disponibile per la sorella, i fratelli e i nipoti – ma anche tutte le famiglie delle comunità che gli erano affidate, organizzando per loro incontri di formazione ricchi di dialogo e di momenti di condivisione.
Sono dunque molti i doni ricevuti attraverso il ministero di don Ambrogio. Mentre lo ringraziamo e lo affidiamo alla materna intercessione della Vergine Maria, facciamo tesoro della sua testimonianza e dell’ultima esortazione che lui stesso ha voluto lasciarci alla fine del suo testamento spirituale: «Quel che più conta è che abbiamo a ritrovarci tutti in Paradiso. Tutti!».
Con affetto vi benedico.