II cittadino è assediato da rumori prodotti da cantieri, discoteche, piano-bar, centrali termiche, del vicinato. Cosa deve fare per conseguire una tutela e una riduzione delle immissioni rumorose? In primo luogo deve accertare se il rumore eccede la normale tollerabilità e questo può farlo attraverso l’intervento dell’Arpa (Agenzia regionale di protezione ambientale), oppure avvalendosi dell’opera di un perito acustico privato. Successivamente, potrà adire il Tribunale Civile, se il rumore è prodotto da attività commerciali, industriali, artigianali, ricreative e sportive, ricorrendo alla procedura d’urgenza nei casi più gravi.
Qualora l’immissione rumorosa si verifichi nei rapporti di vicinato nell’ambito di edifici di civile abitazione, la competenza a decidere è attribuita al giudice di pace. In ogni caso , l’azione giudiziaria si fonda sulle norme del Codice civile, in particolare gli articoli 844 e 2043 e sull’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come diritto del singolo e interesse della comunità. Il cittadino che subisce un rumore intollerabile non si limita a chiedere un provvedimento giudiziale di cessazione o di riduzione del rumore, ma può legittimamente vantare un diritto al risarcimento dei danni biologici, esistenziali, morali e patrimoniali. Qualora disturbati siano una molteplicità di cittadini, essi potranno invocare il Codice penale nei confronti degli autori dell’immissione.
La tutela del diritto al silenzio può essere fatta valere anche nei confronti del Comune, affinché eserciti il potere-dovere di controllo sui livelli delle immissioni rumorose dei megaconcerti, delle attività sportive e ricreative promosse nei luoghi di pubblico spettacolo. Il sindaco può ordinare il contenimento delle emissioni sonore. Nella maggior parte dei quartieri di Milano la soglia della normale tollerabilità dei rumori è superata e il fatto che le violazioni delle norme di tutela dall’inquinamento acustico nella nostra città si ripetano ogni anno segnala l’insufficienza dei controllipubblici.
In queste condizioni di pericolo di pregiudizio della salute del singolo e della collettività, l’Amministrazione comunale è tenuta ad intervenire costantemente nella puntuale tutela del diritto al silenzio e al riposo dei cittadini.