Piera è una signora di 80 anni originaria di Salerno, che, persa la madre da piccola, si è ritrovata da sola a crescere i suoi quattro fratelli. A 18 anni si è trasferita a Milano in cerca di fortuna. Qui ha trovato lavoro come operaia in una fabbrica e ha conosciuto un ragazzo di nome Vittorio di cui si è innamorata, ricambiata. Si sono sposati e dal loro amore sono nati due figli. Dopo molti anni di vita felice insieme, Vittorio è venuto a mancare improvvisamente, a 57 anni, e Piera si è ritrovata sola a crescere due bambini. Ma è una donna forte e non si è arresa.
Ora i suoi due figli sono adulti e abitano lontano da Milano. Piera passa molto tempo a casa e si annoia, non le piace stare sul divano a guardare la tv. A volte va a trovarla l’amica Maria, che frequenta la Casa della carità e che un giorno le racconta delle belle giornate trascorse con il gruppo anziani della Casa. Piera si incuriosisce e un giorno decide di recarsi anche lei in via Brambilla 10.
Da quel momento non ha mai smesso di partecipare agli incontri del gruppo anziani della Casa. Dice che qui finalmente ha ritrovato degli amici e una famiglia: «Quando sono qui alla Casa della carità, i miei pensieri tristi spariscono per un po’, le gambe fanno meno male e sembrano andare anche più veloci».
Sono ormai alle porte le vacanze estive, un periodo di riposo da trascorrere insieme ai nostri cari. Giorni particolarmente delicati per le persone fragili, anziane, sole, che vivono l’estate – con la conseguente partenza per le vacanze dei figli, dei parenti e dei vicini – come un momento triste, di solitudine e abbandono.
Ma la Casa della carità non chiude mai, nemmeno d’estate. E continua ad accogliere persone che vivono un periodo difficile e non sanno più su chi contare. Le persone disponibili ad aiutare e a contribuire possono rivolgersi a: Fondazione Casa della carità (via Brambilla 10, Milano; tel. 02.25935312; matilde.brockhaus@casadellacarita.org).
Un’altra proposta estiva della Casa è rivolta a giovani tra i 20 e i 27 anni, desiderosi di rompere preconcetti e pregiudizi e contribuire a una società più solidale, confrontandosi con persone di tutto il mondo e sperimentare in prima persona cosa vuol dire accogliere e essere accolto.
Si tratta di trascorrere alcuni giorni presso la Casa nel periodo che va dal 29 luglio al 4 agosto, condividendo l’esperienza quotidiana di accoglienza e accompagnamento di ragazzi e ragazze, uomini e donne in cerca di un futuro, e promuovendo una cultura dell’incontro per una società inclusiva. Si potrà essere impegnati in lavori manuali, supporto al servizio docce, animazione con bambini e anziani… Info e contatti (entro sabato 6 luglio): cristina.vigano@casadellacarita.org