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Sirio 11 - 17 novembre 2024
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Media

Telenova: nuova tecnologia e più contenuti

Il direttore Roberto Ponti: «Puntiamo a consolidarci come tv multimediale e allargare l’utenza»

di Luca FOSSATI

11 Ottobre 2023

«Telenova cresce. E investe sulla tecnologia per confermarsi una televisione di famiglia, che si presenta “con cordialità, esperienza e allegria”», come annunciano gli spot del palinsesto appena rinnovato.

Approfittando dello switch-off del digitale terrestre iniziato nel marzo 2022, l’emittente cattolica milanese ha implementato lo standard HbbTv (Hybrid Broadcast Broadband Tv), che «consente la combinazione di contenuti televisivi tradizionali con altri contenuti interattivi accessibili dal telecomando forniti tramite una connessione Internet. Lo standard, infatti, unisce la trasmissione televisiva digitale terrestre e la connessione al Web ad alta velocità».

Inoltre – per la diffusione del live streaming e delle trasmissioni on-demand – è stata messa a punto una app sia per gli smartphone (iOS e Android) sia per le smartTv (Samsung, LG, Android, Amazon Fire Tv). «Queste soluzioni allargheranno la platea degli utenti a tutta Italia, superando il tradizionale bacino di Telenova, concentrato sulla Lombardia, il Piemonte orientale e il Piacentino». Il progetto è stato realizzato da due società, la software house trentina Rievoluzione.it e la società toscana Rubidia, «che hanno messo il meglio della loro esperienza nel campo». Telenova è inserita nell’Associazione Corallo che riunisce emittenti radiofoniche e televisive italiane di ispirazione cattolica.

«Contiamo molto su questa opportunità tecnologica per consolidarci come televisione multimediale e allargare la nostra utenza – spiega il direttore di Telenova Roberto Ponti -. Uniamo l’informazione di servizio a quella religiosa, con le trasmissioni anche in diretta in convenzione con la diocesi di Milano, dedicando spazio allo sport e all’approfondimento potendo contare anche su spazi di presentazione delle testate del nostro gruppo, come Famiglia Cristiana e Credere».

«Stiamo lavorando molto sulla collaborazione all’interno della nostra media company – aggiunge Giuseppe Musardo, direttore generale del Gruppo editoriale San Paolo -. Abbiamo autori di libri e firme del giornalismo che possono contribuire alla produzione di contenuti di livello che s’ispirino a ciò che il nostro fondatore, il beato Giacomo Alberione, intendeva come presenza intelligente e innovativa nei mezzi di comunicazione sociale: favorire una lettura dei fatti alla luce del Vangelo».