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Agricoltura

Sulla tavola frutta e verdura lombarda

Particolarmente nella stagione calda, cresce il consumo di prodotti tipici del nostro territorio, come pere, mele, uva e piccoli frutti

di Cristina CONTI

6 Luglio 2012

Contro il caldo vanno a ruba frutta e verdura made in Lombardia. Secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sono 20 milioni gli italiani che consumano prodotti agricoli tipici del territorio lombardo a pranzo e a cena, soprattutto in estate per combattere la calura. Pere e meloni mantovani, mele della Valtellina, ma anche uva, fragole e lamponi: sono oltre 30 mila le imprese della regione attive nel settore, tra coltivazione, lavorazione, conservazione e vendita: il 5,2% del totale italiano.

Ai primi posti Pavia e Mantova, rispettivamente col 21,7% e il 18,8% delle imprese. Proprio a Pavia spetta il primato nella coltivazione, a partire dai vigneti per la trasformazione in vino, con il 24,3% delle imprese del settore. «I numeri dimostrano la grande varietà dell’agricoltura della nostra regione e anche la sua importanza dal punto di vista economico», spiega Ettore Grandini, presidente della Coldiretti Lombardia.

Nel 2011 l’interscambio di frutta, verdura e ortaggi del territorio lombardo ha superato i 410 milioni di euro, pari al 9,2% del totale italiano. I prodotti più esportati sono mele e pere per 861 milioni di euro, uva per 579 milioni di euro, fragole e lamponi per un totale di 408 milioni di euro.

Non mancano ovviamente le importazioni. In particolare dall’estero si acquistano frutta con guscio (per un totale di 595 milioni di euro spesi nel 2011), banane (per 396 milioni di euro), ortaggi, freschi o refrigerati, (per 253 milioni di euro lo scorso anno). Le importazioni dell’Unione Europea sono di oltre 286 milioni di euro e costituiscono l’83,3% dell’import lombardo. Tra le province la prima è Milano con il 27,6% dell’interscambio regionale, seguita da Bergamo col 15,5% e Lodi col 13,8%. Quest’ultima ha invece il primato dell’export lombardo col 29,6% dei prodotti venduti all’estero.

In aumento anche i prodotti di qualità. Tra registrazioni, pubblicazioni e domande presentate, il 30,5% dei prodotti tutelati o in via di riconoscimento dall’Unione Europea sono italiani. E le aziende che chiedono le denominazioni Dop e IGP stanno crescendo anche in Lombardia: tra le ultime varietà certificate ci sono la pera mantovana, la mela della Valtellina e il melone mantovano.