L’associazione StradaJevo è nata da pochi giorni, ma ha già intenti precisi: costruire una cultura di pace, attraverso progetti di cooperazione tra Italia e Bosnia-Erzegovina, soprattutto a favore dei molti minori che, oltre trent’anni dopo la guerra nei Balcani, vivono ancora in orfanotrofi o strutture analoghe.
Una storia che collega Milano e Sarajevo
In realtà questo progetto ha radici più profonde nei numerosi viaggi, estivi e non solo, che hanno collegato Sarajevo con Milano, particolarmente con alcune scuole di Milano e gli oratori dei quartieri Barona, Gratosoglio e altri. I giovani delle parrocchie hanno incontrato la realtà di quella città, accostandosi alle vite dei bambini e dei ragazzi che portano ancora i segni di una guerra capace d’interrompere la fraternità tra le componenti religiose e culturali della società balcanica.
Due sono, al momento, gli ambiti d’impegno della neonata associazione: da un lato, la progettazione e la realizzazione di viaggi solidaristici, soprattutto per gli adolescenti e le comunità educanti degli oratori della nostra diocesi, grazie alla collaborazione con la Fom; dall’altra, la formazione di giovani che, in estate, vivranno esperienze di servizio educativo per i minori ospiti di Dom Bjelave, orfanotrofio e casa di accoglienza.
«La cosa più importante – sostiene don Giovanni Salatino, vicario parrocchiale nella Comunità pastorale Cenacolo di Milano e ideatore dell’associazione – è creare con quei ragazzi legami di amicizia, offrire il segno di un’attenzione, ma anche condividere con la comunità educante che lavora lì attenzioni e metodologie perché i processi educativi siano sempre più incisivi».
Il programma del seminario
Il primo dei progetti di StradaJevo è un seminario di formazione, che si terrà a Milano dal 17 al 20 ottobre, aperto ai volontari e agli educatori di Dom Bjelave, ma anche a quanti desiderano condividere il loro impegno.
Nel pomeriggio di giovedì 17 gli ospiti da Sarajevo arriveranno in aeroporto, quindi ceneranno con gli altri partecipanti. Alle 10 di venerdì 18 sarà presentato più nel dettaglio il progetto di cooperazione, mentre dalle 15 il professor Mauro Cucci, neuropsichiatra infantile, guiderà i partecipanti in un confronto sul tema dell’accompagnamento dei minori con disabilità intellettive e con traumi di abbandono.
Sabato 19 la giornata avrà un taglio più pedagogico, grazie al contributo di alcuni docenti del Dipartimento di Pedagogia e Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ma anche con una connotazione sportiva, tramite il baskin, o basket in carrozzella, che permette a ragazzi con disabilità di praticare sport insieme ai coetanei. Le conclusioni arriveranno domenica 20, alle 15, insieme all’elaborazione di un programma d’intervento nell’estate 2025.
Per informazioni sono attive la pagina Facebook e l’account Instagram di StradaJevo, oltre all’indirizzo di posta elettronica stradajevo@gmail.com, a cui si può segnalare la presenza al seminario.