Con l’approssimarsi del decennale della sua nascita, «Fondazione Sinderesi – Praticare l’etica» – organizzazione lecchese senza scopo di lucro che persegue fini di educazione, assistenza e solidarietà sociale a favore dei giovani – rinnova anche quest’anno il suo impegno secondo il motto «Formare oggi le persone di domani». «È indubbio che il contesto sociale, culturale e religioso sia profondamente cambiato negli ultimi decenni, non solo in Italia – dice Stefano Sangalli, segretario generale della Fondazione -. Per questo sono necessari percorsi formativi sempre aggiornati, per stimolare le nuove generazioni a sviluppare la capacità di elaborare un proprio giudizio, maturo e competente sulla realtà».
Nell’anno scolastico 2024-2025 Sinderesi, in collaborazione con il Comune di Lecco e con il Politecnico di Lecco, propone tre laboratori presso la sede dell’ateneo (via Previati), che vedono oltre 1200 giovani studenti già iscritti.
Giovedì 5 dicembre il primo laboratorio analizzerà la musica trap, dilagante tra i giovani. Spiega Sangalli: «Si tratta sicuramente di un controverso fenomeno sociale, attraverso il quale i giovani riescono a riconoscersi, a condividere e a elaborare le proprie emozioni. Una realtà che sarà analizzata da studenti e insegnanti, approfondendo soprattutto caratteristiche e messaggi valoriali che la contraddistinguono». Sarà don Claudio Burgio, fondatore e presidente dell’associazione Kayròs, ad affrontare il tema «La musica trap: fenomeno culturale o moda passeggera?».
Il 9 dicembre un secondo laboratorio sarà un confronto sull’importanza di sviluppare una cultura della legalità come fondamento di una società civile ed evoluta, soffermandosi in particolare su una tipica espressione del disagio giovanile, l’utilizzo e la diffusione di sostanze stupefacenti. Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, e lo scrittore Antonio Nicaso affronteranno il tema «La cultura della legalità: disonesti non conviene».
Partendo dai conflitti disseminati nel pianeta, il terzo e ultimo laboratorio (24 gennaio), proporrà agli studenti un percorso di consapevolezza sull’importanza di impegnarsi come costruttori di pace: alcuni giovani provenienti da Rondine – Cittadella della pace presenteranno il tema «Costruttori di pace in un mondo in guerra: un impegno per il futuro dell’umanità».