Questa mattina, presso la Sala Cornaggia della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone, il direttore generale della Fondazione Sacra Famiglia dottor Paolo Pigni, insieme al direttore delle Unità Operative del Centro Michele Restelli, ha reso note le modalità relative al periodo di affidamento del dottor Silvio Berlusconi presso la struttura di Cesano, secondo le indicazioni previste dall’Uepe (Ufficio Esecuzione Pene Esterne) e dalla convenzione che lo stesso Ufficio ha attivato con Caritas Ambrosiana.
Silvio Berlusconi presterà servizio presso la Rsa San Pietro, che ospita anziani lungodegenti, tra cui malati di Alzheimer. La prima giornata di servizio è fissata per venerdì 9 maggio, a partire dalle 9.45; sarà poi di nuovo presente il 16 maggio. Berlusconi, affiancato a una figura educativa, sarà inizialmente impegnato nell’osservazione delle attività della struttura, per poi inserirsi sempre più attivamente nella vita dell’unità.
Il cardinale Scola non è intervenuto per favorire l’assegnazione di Berlusconi alla Sacra Famiglia. Lo spiega l’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi in un articolo sul quotidiano Avvenire del 30 aprile, smentendo quanto pubblicato martedì 29 aprile da un giornale riguardo a un presunto interessamento dell’Arcivescovo con la Caritas perché l’ex premier fosse accettato presso la struttura di Cesano Boscone per svolgere lavori socialmente utili.
La convenzione tra Caritas e Uepe è in vigore ormai da anni. Questo accordo prevede che sia il Tribunale a designare le persone ammesse ai lavori socialmente utili e la loro destinazione. L’Arcivescovo cardinale Angelo Scola, quindi, non ha svolto alcun ruolo affinché l’ex premier fosse accettato nella struttura di assistenza agli anziani, dove presterà la propria opera in luogo degli arresti domiciliari.