In occasione della Milano Food Week Fondazione Sacra Famiglia e Caritas Ambrosiana presentano una mostra “gastronomica” di prodotti confezionati dai ragazzi di Fondazione che saranno esposti dal 7 al 12 maggio nel Refettorio Ambrosiano (piazza Greco 11, Milano).
“Neg-ozio” è il nome del nuovo progetto di Normali Meraviglie, un’iniziativa in collaborazione con l’Associazione Tam Tam, scuola di eccellenza di attività visive con la direzione creativa di Alessandro Guerriero. Un nome che significa la “negazione dell’ozio” e celebra il costante impegno degli ospiti di Sacra Famiglia. La Fondazione si inserisce così nella lunga tradizione di attenzione per l’arte del Refettorio Ambrosiano, che ha fatto dell’unione tra “bello” e “buono” una delle proprie carte vincenti.
Quattro sono i “Neg-ozi” in mostra: macelleria, pasticceria, formaggiaio e coltelleria pieni di salami, bistecche, coltelli, formaggi e dolci prodotti in legno e ceramica, ma talmente simili al vero da far venire l’acquolina in bocca. Tanti oggetti che sembrano uguali ma, a guardarli bene, sono diversi l’uno dall’altro, perché ciascuno è un pezzo unico che verrà esposto su un carretto come se si trattasse di un vero negozio.
«Siamo davvero felici di essere a fianco di Caritas Ambrosiana in questo progetto – commenta don Marco Bove, presidente di Fondazione Sacra Famiglia -. Sacra Famiglia, come Caritas, da sempre accoglie e sostiene gli ultimi e per noi riuscire a dare visibilità al loro lavoro è motivo di enorme soddisfazione, perché ogni diversità nasconde sempre un’unicità che la rende preziosa. Ringraziamo di cuore Caritas perché ci ha aperto le proprie porte per ospitare una mostra tanto bella quanto originale e un grazie non può che andare anche alle nostre ragazze e ragazzi, al designer Alessandro Guerriero e ai validi istruttori che hanno reso possibile tutto questo».
Gli oggetti esposti nei “Neg-ozi” sono stati realizzati nei laboratori Arteticamente di Fondazione Sacra Famiglia, a riprova del successo dei percorsi abilitativi-educativi e delle attività creative a loro destinate. Ogni settimana, infatti, i laboratori coinvolgono 250 persone con disabilità in 9 ambienti dedicati e 2 serre, con il supporto di 18 figure professionali.