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Monza

Premio SLAncio, «Voci dal Silenzio»

Al via la seconda edizione del concorso letterario promosso da Scriveresistere, con il patrocinio di Rai Per la Sostenibilità

2 Febbraio 2023
La cerimonia di premiazione di una delle scorse edizioni

Dal 20 febbraio al 31 marzo sarà possibile inviare le opere per partecipare alla seconda edizione del Premio SLAncio, concorso letterario promosso da Scriveresistere, il magazine scritto con gli occhi. Il concorso è organizzato in collaborazione con la Cooperativa La Meridiana, editrice della rivista, e con la Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità.

Premio SLAncio ha scelto come tema di questo 2023 proprio «La voce: Voci dal Silenzio». Dal silenzio delle periferie, dell’esclusione, della fragilità si vuole dare voce a chi non ha voce, vogliamo sentirne il pensiero, il talento, la bellezza e la vitalità e farne modelli da imitare, tesoro da scoprire, messaggi di vita.

«Senza la voce vince il silenzio – dice il giornalista Luigi Picheca -, un mondo che ci isola, che ci fa sentire la pesantezza della solitudine Per chi è “diverso” è essenziale poter avere “Voce”, direi vitale, perché ci permette di conquistare il nostro piccolo, ma per noi immenso, spazio nella società, dove possiamo parlare delle nostre esperienze, delle nostre esigenze, dei nostri sogni e delle nostre idee, idee di chi viene considerato spesso uno scarto o un peso».

Ma in questi “scarti” ci si possono trovare degli scrigni preziosi con dentro la saggezza di chi ha sofferto e di chi vive in pace con sé stesso e con il mondo.

Sono tre i generi espressivi in gara:

  1. Scritto: Racconto (max 10.000 battute) o Poesia o Aforisma/riflessione.
  2. Parlato: Podcast (durata max 5’ in formato MP3 max 5 MB)
  3. Cantato: Musica e Parole (durata max 5’ in formato MP3 max 5MB)

I tempi e le scadenze

Per partecipare al concorso occorrerà inviare le opere tramite la piattaforma www.premioslancio.it dal 20 febbraio fino al 31 marzo.

La giuria

La giuria di esperti del concorso che si riunirà per visionare gli elaborati e scegliere le prime tre opere classificate nei tre generi espressivi in gara è composta da: Arnoldo Mosca Mondadori, presidente della Giuria; Pietro Coletta, scultore; Luca Crippa, scrittore; Ferruccio de Bortoli, giornalista e presidente Vidas; Mario Calabresi giornalista e scrittore; Alfredo Rapetti  Mogol, autore; Roberto Mauri, presidente di La Meridiana; Luca Streri, fondatore di Movimento Mezzopieno; Luisa Sorrentino, psicologa.

La premiazione

È prevista per il 21 giugno in concomitanza con la Gm della Sla. Saranno premiati, i primi tre classificati per ciascun genere espressivo. A coloro che giungeranno al primo posto dei tre generi espressivi (scritto, parlato, cantato) verrà data in premio un’opera dell’artista Pietro Coletta. A tutti e tre i primi classificati sarà consegnata la targa di partecipazione Premio SLAncio 2023 e un dono a sorpresa.

Le novità: una reti di enti

Rispetto alla precedente edizione, Premio SLAncio trova il coinvolgimento di alcuni Enti sociali, sanitari e culturali, partner dell’iniziativa che oltre a promuovere la partecipazione al concorso, aiuteranno il lavoro della Giuria e potranno esprimere ciascuno il proprio gradimento, che sarà trasmesso e reso noto alla Giuria di Esperti incaricati di selezionare e nominare le opere prime classificate.

Il Libro della Luce

La scorsa edizione ha visto la partecipazione di oltre 700 candidati. Un risultato inaspettato che speriamo di superare. Alcune delle opere che hanno gareggiato nella prima edizione sono state raccolte in una pubblicazione Luce.

Un concorso per liberare il cuore

Questo Secondo Premio SLAncio è un concorso coraggioso, provocatorio, pieno di vita a cui speriamo partecipino in tanti, così da creare un coro di voci che dal silenzio riesca a toccare e stupire un mondo distratto e selettivo.

Il valore del silenzio

In un mondo pieno di parole forse il silenzio perde d’importanza, anzi, rischia di essere percepito come luogo di tristezza, persino di angoscia, dunque, un luogo da evitare. Invece, drizzando le orecchie del sentire, è proprio dentro il silenzio che si nascondono le parole più vere, quelle che possono risvegliare dal letargo di una vita data per scontata. La vita richiede sempre attenzione e la sofferenza non deve fare paura al punto da voltarle le spalle. Negli occhi di ciascuno di noi brilla sempre qualcosa di nuovo e misterioso che va cercato, percepito, scoperto ogni volta perché si possa comunicare davvero. Ecco, tutti devono sapere che la Sla comunica, comunica con gli occhi e si fa ascoltare.